14enne a Roma senza atto di nascita: la storia di un invisibile per il Comune

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La vicenda di un giovane romano, privo di registrazione anagrafica, solleva interrogativi sulla burocrazia e sui diritti civili. Un caso che mette in luce le problematiche legate alla registrazione delle nascite e alle conseguenze legali che ne derivano.

il ragazzo senza identità

Un quattordicenne nato all’ospedale Sant’Eugenio di Roma non risulta registrato presso gli Uffici dell’Anagrafe. Questo implica l’assenza di un atto di nascita a lui intestato, con ripercussioni significative sulla sua vita quotidiana: impossibilità di ottenere la carta d’identità, abbonamenti ai trasporti pubblici e persino la Tari.

la situazione burocratica

Nonostante il Comune non riconosca ufficialmente il ragazzo, lo Stato italiano lo considera cittadino a tutti gli effetti. Infatti, possiede una tessera sanitaria valida e un passaporto. Inoltre, frequenta regolarmente la scuola come i suoi coetanei. La questione è ora nelle mani del Tribunale di Roma, che dovrà intervenire per sanare questa anomalia burocratica ordinando al Comune di redigere un nuovo atto di nascita.

le origini della problematica

Tutto ha avuto inizio il 19 dicembre 2010, giorno della nascita del ragazzo. Fino al recente rinnovo dell’abbonamento Atac per i mezzi pubblici, i genitori non avevano mai riscontrato problemi con la registrazione del figlio. All’atto del rinnovo si è scoperto che il nome del giovane non era presente nel database degli utenti.

dalla denuncia alla Procura

Dopo aver appreso della situazione irregolare, i genitori hanno sporto denuncia presso la Procura della Repubblica. Le indagini hanno messo in evidenza una possibile responsabilità per omissione d’atti d’ufficio da parte degli uffici competenti. La mancanza di registrazione comporta vari disagi pratici per il ragazzo:

  • Impossibilità di ricevere la carta d’identità elettronica;
  • Difficoltà nella prenotazione di viaggi e alberghi;
  • Esclusione dal calcolo della Tari come componente del nucleo familiare.

Sebbene ci siano anomalie nella registrazione anagrafica presso il Comune, lo Stato continua a riconoscere il giovane come cittadino attivo grazie alla sua tessera sanitaria e alla frequenza scolastica regolare. Sarà quindi necessario l’intervento giudiziario per risolvere definitivamente questa complessa situazione burocratica.