6 strane abitudini feline che gli esseri umani non riescono a comprendere

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La convivenza fra umani e gatti risale a migliaia di anni, eppure gran parte della loro comunicazione rimane un mistero. I felini, a differenza degli esseri umani, non utilizzano un linguaggio verbale, ma esprimono le loro emozioni e desideri attraverso una varietà di segnali corporei, inclusi movimento della coda, postura e posizione delle orecchie. Comprendere tali comportamenti è fondamentale per migliorare la relazione tra uomo e gatto.

Non risponde quando lo chiamiamo

È frequente pensare che un gatto che ignora il nome lo faccia per dispetto o addirittura per mancanza di affetto. Ricerche scientifiche indicano che i gatti riconoscono il proprio nome, ma decidono di rispondere in base al proprio interesse. La loro natura indipendente li porta a valutare se per rispondere ci sia un beneficio, come cibo e attenzioni.

Si nasconde quando c’è qualcuno in casa

Quando un gatto si rifugia in luoghi chiusi o sotto i mobili alla presenza di estranei, non va considerato antisociale. I felini sono animali territoriali e possono percepire l’arrivo di nuovi ospiti come una potenziale minaccia. La reazione varia tra gli individui, con alcuni gatti più propensi ad avvicinarsi e altri che preferiscono osservare in lontananza.

Morde quando lo accarezzi

Un morso durante le coccole potrebbe sembrare un atto aggressivo, ma di solito rappresenta un avviso che segnala lo sfinimento della tolleranza. Diverse aree del corpo del gatto possono essere più sensibili, e il morso indica che il gatto desidera interrompere il contatto, piuttosto che fare del male.

Sbadiglia quando sta con noi

Sbadigliare non significa necessariamente che un gatto sia annoiato. Questo comportamento può essere legato ai periodi di sonno che il gatto trascorre o può essere una parte del suo rituale di toelettatura. Sbadigliare è anche utile per ossigenare i muscoli, dopo momenti di inattività, rendendo fondamentale considerare il contesto.

Gratta vicino alla ciotola

Il grattare intorno alla ciotola non deve essere interpretato come un segno di disgusto. Questa azione ha radici profonde: i gatti sono programmati per nascondere il cibo da predatori e tendono a ripetere questo gesto anche in un ambiente domestico. Pertanto, il grattare non implica che il cibo non piaccia.

Dà le testate

Il gesto di colpire dolcemente con la testa va visto come un segnale affettuoso. I gatti utilizzano le ghiandole odorifere sulla loro testa per marcare il territorio e, attraverso questo comportamento, dimostrano di considerare l’umano come un membro della loro famiglia. È un chiaro segnale di affetto e appartenenza.