Abusi e torture nella croce rossa: quattro condanne per gli operatori

Il caso di violenze e abusi all’interno del centro per persone disabili della Croce Rossa ha sollevato un intenso dibattito pubblico. Recenti sviluppi giudiziari hanno portato alla richiesta di condanna per quattro operatori coinvolti in atti di tortura e maltrattamenti nei confronti degli ospiti.
violazioni dei diritti nel centro della Croce Rossa
Le testimonianze emerse rivelano un clima di intimidazione e abuso sistematico. Gli operatori avrebbero utilizzato frasi minacciose come “Se non mangi, ti faccio vedere il diavolo” e “Ti spacco la sedia in testa“, creando un ambiente terribile per i pazienti. Durante l’udienza, il pm Francesco Gualtieri ha chiesto pene severe: cinque anni e quattro mesi per un operatore accusato di tortura, mentre gli altri tre potrebbero ricevere condanne tra i due anni e otto mesi e i due anni.
Indagini e prove raccolte
L’inchiesta è scaturita da una denuncia presentata dai vertici della Croce Rossa nel 2023. Le indagini hanno rivelato prove schiaccianti, inclusi video delle telecamere di sorveglianza che documentano le violenze perpetrate da nove operatori, cinque uomini e quattro donne.
tipologie di abusi segnalati
I maltrattamenti non si limitavano a insulti o minacce verbali; le immagini mostrano anche colpi inflitti con oggetti come ciabatte, strattonamenti per i capelli, pugni in volto e persino situazioni estreme come l’utilizzo di buste di plastica attorno al collo dei pazienti. Inoltre, sono state segnalate accuse gravi relative a violenza sessuale accompagnata da derisione.
- Francesco Gualtieri – Pubblico Ministero
- Operatori coinvolti (nove in totale)
- Pazienti vittime degli abusi
- Membri della Croce Rossa Italiana parte civile nel processo
L’udienza è stata aggiornata al prossimo 26 marzo, continuando a tenere alta l’attenzione su questo scandalo che ha colpito profondamente la comunità.