Albania blocca TikTok per un anno: ecco perché è successo

Il recente divieto di accesso a TikTok in Albania ha generato un acceso dibattito politico e sociale. La decisione, annunciata dal Primo Ministro Edi Rama, è stata motivata dalla necessità di proteggere i giovani dai potenziali pericoli associati all’utilizzo della piattaforma. Questo provvedimento si inserisce in un contesto più ampio di preoccupazioni riguardanti la sicurezza dei minori online.
ban di TikTok in Albania: dettagli e motivazioni
A partire dal 13 marzo 2025, l’accesso a TikTok sarà bloccato per un anno intero. Il Primo Ministro ha sottolineato che tale misura è stata presa dopo il tragico evento del novembre scorso, quando un ragazzo di 14 anni ha perso la vita in seguito a una lite scaturita proprio sul social network. Questo episodio ha sollevato interrogativi sull’influenza negativa delle piattaforme social nella vita dei giovani.
Decisioni e misure adottate
L’autorità albanese per la regolamentazione informatica, AKSK, ha comunicato che oltre 200 domini web saranno bloccati per evitare che gli utenti possano aggirare il divieto. Edi Rama ha affermato che questa decisione è frutto di lunghe consultazioni con genitori e insegnanti, evidenziando come il problema non risieda solo nei ragazzi ma nell’intera società.
l’albania: primo paese europeo a imporre un divieto simile
L’Albania si distingue come il primo stato europeo ad attuare una simile restrizione su TikTok. Potrebbero emergere ulteriori iniziative da parte di altri paesi europei; le autorità rumene hanno già richiesto una sospensione dell’app durante le elezioni annullate recentemente. Inoltre, l’Unione Europea sta monitorando attentamente la situazione della piattaforma riguardo alla tutela dei minori.
Indagini sulle pratiche della piattaforma
Le indagini attualmente in corso mirano a verificare eventuali violazioni del Digital Service Act, esaminando contenuti dannosi per i minori e pratiche pubblicitarie mirate nei loro confronti.
controverse reazioni politiche al divieto
Il provvedimento ha suscitato forti critiche da parte dell’opposizione politica. Secondo Ina Zhupa, portavoce del Partito Democratico d’Albania, si tratta di una mossa dittatoriale contro la libertà d’espressione e un abuso di potere volto a limitare le libertà democratiche. Anche attivisti dei diritti civili hanno espresso preoccupazione per questo precedente pericoloso che potrebbe legittimare future chiusure arbitrarie delle piattaforme digitali.
- Edi Rama – Primo Ministro Albanese
- Ina Zhupa – Portavoce del Partito Democratico d’Albania
- Orkidea Xhaferaj – Think tank SCiDEV
- Agenzia albanese AKSK – Autorità regolamentatrice informatica