Alzheimer: figlia condannata a 3 anni per morte della madre dopo ingestione di sapone liquido

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Un tragico episodio ha colpito la comunità di Desio, in provincia di Monza e della Brianza, dove un’anziana donna è deceduta a seguito dell’ingestione di sapone liquido. La vicenda ha portato alla condanna della figlia, accusata di abbandono di persona incapace.

dettagli del caso

La Corte d’Assise di Monza ha emesso una sentenza in primo grado nei confronti di una 57enne, condannandola a 3 anni di reclusione. Secondo le indagini, la donna non avrebbe fornito l’assistenza necessaria alla madre 80enne, affetta da morbo di Alzheimer. L’anziana è morta dopo aver ingerito sapone liquido mentre si trovava sola nella sua abitazione.

le circostanze della morte

L’allerta è stata data dalla collaboratrice domestica che prestava servizio saltuariamente presso l’abitazione dell’80enne. La colf ha trovato l’anziana in condizioni critiche, estremamente assetata e sofferente. Poche ore dopo il suo intervento, la donna è deceduta. L’autopsia ha rivelato che la causa della morte era legata all’ingestione del sapone liquido, che aveva provocato complicazioni polmonari letali.

accuse e responsabilità

I due figli sono accusati dalla Procura di non aver rispettato i doveri assistenziali verso la madre. Avrebbero dovuto garantire una sorveglianza costante, optando per l’assunzione di una badante a tempo pieno piuttosto che affidarsi a una collaboratrice domestica disponibile solo alcune ore al giorno. Le condizioni dell’appartamento erano spesso precarie e igienicamente inadeguate.

sanzioni imposte

La figlia condannata è stata anche interdetta dai pubblici uffici per un periodo di 5 anni. Il fratello dell’anziana, anch’egli coinvolto nel caso e residente a Lissone, sarà giudicato con rito abbreviato nel mese prossimo.

  • 57enne (figlia)
  • Fratello (imputato)
  • Collaboratrice domestica (testimone)
  • Corte d’Assise di Monza (giudice)