Antichi strumenti ossei: rivelazioni sui nostri antenati

Recenti scoperte nel sito archeologico della gola di Olduvai, in Tanzania, hanno rivelato utensili ossei risalenti a circa 1,5 milioni di anni fa. Questi reperti offrono nuove prospettive sulla vita e sulle capacità dei nostri antenati, suggerendo un’evoluzione significativa nelle tecniche di lavorazione e nell’utilizzo delle risorse.
scoperta degli utensili ossei antichi
Nel contesto della gola di Olduvai, uno dei luoghi archeologici più rilevanti dell’Africa orientale, è stata rinvenuta una collezione di 27 frammenti di strumenti realizzati con ossa animali. Questi oggetti rappresentano i più antichi utensili ossei mai scoperti, superando notevolmente le precedenti evidenze datate tra i 250.000 e i 500.000 anni fa.
L’indagine è stata condotta dal gruppo del Olduvai Gorge Archaeology Project, coordinato dall’archeologo Ignacio de la Torre del Consejo Superior de Investigaciones Científicas (CSIC). La scoperta si distingue non solo per l’età degli oggetti ma anche per il materiale utilizzato nella loro fabbricazione.
significato della scoperta
I frammenti rinvenuti indicano che gli ominidi erano già in grado di lavorare materiali diversi dalla pietra, ampliando così il loro repertorio tecnologico. Questo suggerisce un avanzamento nelle capacità cognitive e nei modelli mentali degli individui dell’epoca. Secondo de la Torre, gli ominidi avevano compreso come applicare tecniche innovative alla produzione di strumenti ossei.
- I 27 frammenti:
- Cultura acheuleana:
- Pietra vs ossa:
- Evoluzione cognitiva:
dettagli sulla tecnologia umana primitiva
L’analisi degli utensili ossei offre spunti fondamentali per comprendere l’evoluzione della nostra specie. Il sito di Olduvai è noto per aver restituito alcuni dei manufatti in pietra più antichi attribuibili ai primi membri del genere Homo. Qui si colloca la fase definita “oldoviana”, che abbraccia un periodo compreso tra 2,6 e 1,5 milioni di anni fa.
A questa fase segue la cultura acheuleana (1,7 milioni – 150 mila anni fa), caratterizzata da strumenti in pietra simmetrici. La recente scoperta indica che già all’inizio della fase acheuleana gli antenati avevano sviluppato un nuovo approccio verso gli animali: non solo come fonte di cibo o minaccia, ma anche come risorsa per creare nuovi strumenti.
- Sito archeologico:
- Cultura oldoviana:
- Cultura acheuleana:
- Evidenze tecnologiche: