Anziani e neomamme insieme per vincere l’isolamento sociale
Un’iniziativa significativa ha preso forma presso la casa di riposo Brunelcare’s Deerhurst a Bristol, un progetto intergenerazionale che mira a combattere l’isolamento sociale attraverso l’interazione tra anziani, bambini e neomamme. Questo programma non solo offre opportunità di socializzazione, ma crea anche legami emotivi tra diverse generazioni.
Il progetto intergenerazionale
Realizzato grazie all’associazione Lullaby Circle, il progetto ha coinvolto neonati di età compresa tra 0 e 6 mesi insieme alle loro madri e agli anziani residenti nella struttura. Durante un incontro tenutosi a fine febbraio, un gruppo di neomamme ha visitato la casa di cura per condividere momenti speciali con gli anziani.
Un pomeriggio speciale
L’arrivo delle neomamme e dei loro bambini ha portato gioia ai residenti della casa. Le testimonianze raccolte mostrano come gli anziani abbiano apprezzato profondamente l’opportunità di tenere in braccio i piccoli, riscoprendo sentimenti di autostima e affetto. Un’emozionante esperienza è stata raccontata da una residente che si è commossa nel riabbracciare simbolicamente il suo passato da ostetrica.
I vantaggi per le diverse generazioni
I benefici dell’incontro non si limitano agli anziani; anche le neomamme traggono vantaggio dall’esperienza. In un periodo spesso caratterizzato da solitudine e preoccupazione, queste donne hanno trovato sostegno reciproco e conforto nell’osservare la felicità degli anziani durante l’interazione con i loro bambini. La CEO dell’associazione ha sottolineato come essere una neomamma possa rappresentare una sfida importante.
Sostenere le neomamme
Questi incontri offrono quindi uno spazio sicuro per le madri per esprimere le proprie emozioni e sentirsi parte di una comunità più ampia. Gli anziani, talvolta più riservati nelle loro espressioni emotive, riescono a sorprendere tutti con momenti di autentica gioia.
- Lullaby Circle
- Brunelcare’s Deerhurst
- neonati (0-6 mesi)
- neomamme
- anziani residenti
- CEO dell’associazione