Autovelox bloccati, cosa cambia dopo la decisione del governo

La recente decisione del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti (Mit) ha bloccato l’approvazione di un decreto che regola l’omologazione degli autovelox introdotti dopo il 2017. Tale intervento, richiesto dal vicepremier e ministro Matteo Salvini, è motivato dalla necessità di ulteriori approfondimenti.
Il decreto sugli autovelox
Il provvedimento sospeso era destinato a disciplinare l’uso degli autovelox, con potenziali ripercussioni sui ricorsi presentati da automobilisti multati da dispositivi non omologati. A partire da luglio, si prevedeva che tutti gli autovelox installati dall’agosto 2017 sarebbero stati considerati “validi”, introducendo una sorta di sanatoria per i ricorsi in corso.
Implicazioni legali e normative
L’Associazione Sostenitori e Amici della Polizia Stradale (Asaps) aveva già notificato la bozza del decreto al sistema Tris dell’Unione Europea. La normativa avrebbe dovuto risolvere le controversie emerse dopo la sentenza 10505/2024 della Corte di Cassazione, che ha stabilito l’illegittimità delle multe elevate con apparecchi non omologati.
Sospensione del decreto: reazioni e conseguenze
Secondo il Codacons, la sospensione del decreto comporta il rischio di continuare a utilizzare apparecchiature non conformi. Il rischio è che le sanzioni emesse da questi dispositivi possano essere dichiarate nulle dalle autorità competenti, generando un aumento dei ricorsi legali.
Polemiche politiche
Diverse figure politiche hanno espresso preoccupazioni riguardo alla sospensione. Ad esempio, Francesca Ghirra, capogruppo di Avs nella commissione Attività produttive della Camera, ha criticato la scelta del Mit, sottolineando la necessità di affrontare le problematiche derivanti dall’uso degli autovelox.
- Matteo Salvini, Vicepremier e Ministro delle Infrastrutture
- Giordano Biserni, Presidente Asaps
- Francesca Ghirra, Capogruppo Avs alla Camera
- Codacons, Associazione consumatori
L’attuale situazione continua a generare confusione nel settore delle multe stradali e potrebbe portare a una raffica di contenziosi tra automobilisti ed enti locali.