Bari: due minori diffondono dati sensibili e istruzioni per ordigni

Recentemente, due minorenni sono stati arrestati per aver diffuso su Telegram informazioni sensibili, numeri di carte di credito rubate e istruzioni relative a ordigni esplosivi. Le forze dell’ordine hanno anche sequestrato dispositivi informatici e sostanze chimiche pericolose.
arresto dei minorenni per attività illecite
Grazie a informazioni provenienti da fonti di intelligence e a un’intensa attività investigativa coordinata dalla Procura presso il Tribunale per i Minorenni di Bari, la polizia ha identificato due giovani ritenuti responsabili della diffusione su canali Telegram di dati sensibili appartenenti a utenti ignari. Tra le informazioni condivise figurano numeri di carte di credito frodate e dettagli sul “carding”, ovvero il riciclaggio dei proventi illeciti attraverso l’uso fraudolento delle carte. L’indagine ha inoltre rivelato la circolazione di indicazioni su come realizzare ordigni esplosivi artigianali.
indagini condotte dalla polizia postale
Le indagini sono state portate avanti dal Centro Operativo per la Sicurezza Cibernetica della Polizia Postale della Puglia, con il supporto della Digos della Questura di Bari. Queste operazioni hanno portato all’esecuzione di due perquisizioni nei confronti dei ragazzi: la prima nel giugno 2024, poco prima del Vertice del G7 in Puglia, e la seconda nel gennaio successivo.
sequestri effettuati durante le perquisizioni
Nella prima perquisizione avvenuta nel giugno 2024, gli agenti hanno sequestrato una notevole quantità di sostanze chimiche pericolose, tra cui comburenti, acidi e solventi. Molti di questi materiali sono stati classificati dal Nucleo Artificieri della Questura come precursori di esplosivi, la cui detenzione è vietata. Sono stati inoltre confiscati dispositivi informatici utilizzati per divulgare informazioni sulla fabbricazione degli ordigni esplosivi e video che mostravano le loro esplosioni.
Nell’operazione successiva del gennaio scorso, sono stati rinvenuti ulteriori dispositivi contenenti video relativi alle esplosioni di petardi, applicazioni progettate per accedere al Dark Web e software impiegati in penetration test. Tra i dati sequestrati si trovavano anche foto di documenti d’identità, selfie con i propri documenti e credenziali ottenute illegalmente per accedere a portali bancari, gestori telefonici e social media. Inoltre, erano presenti informazioni sugli utenti raccolte online e diffuse senza autorizzazione.
- Due minorenni arrestati
- Sostanze chimiche sequestrate
- Dispositivi informatici confiscati
- Istruzioni su ordigni esplosivi diffuse
- Dati sensibili compromessi