Blitz al museo della Shoah: scritte pro Palestina e indagini della Digos

Un episodio inquietante ha avuto luogo nel cantiere del Museo della Shoah, situato all’interno di Villa Torlonia a Roma. Durante i lavori, sono state scoperte scritte pro Palestina, una testa di maiale e degli escrementi, suscitando forti reazioni da parte della politica e delle istituzioni.
rinvenimenti nel cantiere del museo
Il ritrovamento è avvenuto il 5 marzo 2025 e a dare l’allerta è stato il direttore dei lavori. Sul posto sono intervenuti prontamente gli agenti del commissariato di Porta Pia, seguiti dalla Digos e dalla polizia scientifica. Questi ultimi hanno effettuato sopralluoghi e potrebbero aver acquisito le registrazioni delle videocamere di sorveglianza presenti nella zona.
le reazioni politiche agli atti vandalici
Dopo la diffusione della notizia, il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha rilasciato una dichiarazione in cui definisce tali atti “inaccettabili” e “intimidatori”, sottolineando l’importanza dei valori della memoria e del rispetto per la città. Ha condannato fermamente questi gesti che riportano alla luce un odio preoccupante.
interventi da parte delle istituzioni regionali
Anche il governatore della Regione Lazio, Francesco Rocca, ha espresso la sua indignazione riguardo a questi eventi. Ha descritto gli atti come “inquietanti” e ha auspicato che le autorità possano identificare rapidamente i responsabili. Rocca ha inoltre ribadito che nel Lazio non ci sarà mai spazio per l’antisemitismo o qualsiasi forma di discriminazione.
commento da parte delle associazioni
Diverse personalità hanno preso parola sull’accaduto. Il consigliere regionale e segretario romano di Azione, Alessio D’Amato, ha definito l’episodio un insulto alla memoria in un luogo sacro per Roma. L’assessora ai Lavori pubblici di Roma Capitale, Ornella Segnalini, ha commentato che colpire il sito del museo è un’offesa grave alla memoria.
- Roberto Gualtieri
- Francesco Rocca
- Alessio D’Amato
- Ornella Segnalini
- Simona Baldassarre
- Noemi di Segni
L’assessora alla Cultura, alle Politiche giovanili e della famiglia e alle Pari opportunità della Regione Lazio, Simona Baldassarre, ha aggiunto che tali atti non possono essere associati a critiche politiche legittime ma rappresentano solo odio ingiustificabile. La presidente dell’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane, Noemi di Segni, ha denunciato l’utilizzo strumentale della questione palestinese per manifestare sentimenti d’odio.