Braccio d’oro in australia: l’uomo che ha salvato 2,4 milioni di neonati

La figura di James Harrison, noto come “l’uomo dal braccio d’oro”, ha segnato la storia della donazione di sangue in Australia. La sua straordinaria vita si è conclusa all’età di 88 anni in una casa di riposo nel Nuovo Galles del Sud, lasciando un’eredità indelebile grazie al suo contributo alla salute di milioni di neonati.
il contributo vitale di james harrison
James Harrison ha dedicato oltre 60 anni della sua vita alla donazione di plasma, contribuendo a salvare la vita di più di 2,4 milioni di bambini attraverso un raro anticorpo chiamato Anti-D. Questo anticorpo è fondamentale per prevenire una grave malattia ematica nei neonati, nota come malattia emolitica del feto e del neonato (HDFN).
la motivazione dietro la donazione
La decisione di Harrison di diventare donatore è stata influenzata da un’esperienza personale: ricevette una trasfusione all’età di 14 anni dopo un intervento chirurgico al torace. Da quel momento, iniziò a donare plasma regolarmente a partire dai 18 anni. Nel 2005, stabilì il record mondiale per il numero massimo di donazioni, mantenendolo fino al 2022.
l’importanza dell’anticorpo anti-d
L’anticorpo Anti-D gioca un ruolo cruciale nella prevenzione dell’HDFN. Quando il sangue della madre è incompatibile con quello del bambino, senza trattamento adeguato il sistema immunitario materno può attaccare i globuli rossi del feto, causando gravi complicazioni fino alla morte. Prima dell’introduzione delle immunizzazioni Anti-D negli anni ’60, circa un neonato su due con questa condizione non sopravviveva.
Sebbene l’origine esatta dell’anticorpo nel sangue di Harrison rimanga sconosciuta, alcuni esperti suggeriscono che possa essere correlata alle trasfusioni ricevute durante la sua giovinezza. Attualmente in Australia ci sono meno di 200 donatori attivi di Anti-D, ma il loro apporto è vitale per circa 45.000 donne incinte ogni anno.
- James Harrison – Donatore straordinario
- Tracey Mellowship – Figlia orgogliosa
- Mamme e bambini salvati grazie all’Anti-D
- Pazienti beneficiari delle trasfusioni
- Donatori attivi in Australia oggi