Calciatore aggredisce arbitro e riceve daspo di due anni senza possibilità di giocare

Un episodio di violenza nel mondo del calcio ha portato a conseguenze severe per un calciatore della provincia di Caserta. La decisione delle autorità sportive di infliggere un Daspo di due anni rappresenta una misura rigorosa contro comportamenti inaccettabili durante le competizioni.

daspo e le sue implicazioni

Il Daspo, acronimo di “Divieto di Accesso alle manifestazioni Sportive”, impedisce al calciatore non solo l’accesso agli impianti sportivi, ma anche la partecipazione a qualsiasi attività calcistica, sia essa a livello professionale che dilettantistico. Questa sanzione implica che il giocatore non potrà scendere in campo per due anni, né con la sua attuale squadra né con altre formazioni, dagli eventi della Serie A fino alla terza categoria.

l’incidente avvenuto a vitulazio

L’episodio che ha portato all’emissione del Daspo risale al 20 ottobre dello scorso anno. Durante una partita tra l’A.S.D. Union Vitulazio e Real S. Angelo in Formis, si è verificata un’aggressione nei confronti dell’arbitro da parte di un calciatore ospite. Il giocatore ha reagito in modo violento dopo una decisione contestata, colpendo l’arbitro con calci e pugni.

Dopo l’incidente, l’arbitro ha riportato sette giorni di prognosi a causa delle ferite subite. La situazione è degenerata ulteriormente quando il calciatore ha iniziato a minacciare i membri della squadra avversaria e ad avvicinarsi alla rete protettiva degli spogliatoi, richiedendo infine l’intervento dei carabinieri per riportare ordine.

conseguenze legali e disciplinari

La Questura di Caserta ha quindi deciso di applicare il Daspo come deterrente contro simili comportamenti nel futuro. Questo provvedimento sottolinea la ferma posizione delle autorità sportive nella lotta alla violenza negli sport.

  • A.S.D. Union Vitulazio (squadra locale)
  • Real S. Angelo in Formis (squadra avversaria)
  • Arbitro coinvolto nell’incidente