Campi Flegrei, scuole chiuse a Pozzuoli dopo il terremoto: aggiornamenti sulla situazione

La chiusura delle scuole a Pozzuoli è stata disposta dal sindaco Gigi Manzoni per il giorno di lunedì 17 marzo. Questa decisione è stata presa per consentire il completamento dei controlli post-terremoto negli edifici scolastici, come comunicato attraverso i canali social del primo cittadino.
Situazione attuale delle scuole a Pozzuoli
Il sindaco ha informato che i controlli nelle scuole sono ancora in corso e che alcune attività di verifica devono essere ultimate. Con l’ordinanza numero 90 del 16 marzo, è stata disposta la revoca parziale dell’ordinanza precedente, permettendo la riapertura delle scuole secondarie di II grado sotto la competenza della Città Metropolitana e delle istituzioni San Giuseppe e De Santis, oltre al Polo Culturale di Palazzo Toledo. In altre scuole le lezioni rimarranno sospese.
- Scuola secondaria di II grado – Città Metropolitana
- Scuola San Giuseppe
- Scuola De Santis
- Polo Culturale di Palazzo Toledo
Numero totale degli sfollati a Napoli
A seguito dei recenti terremoti che hanno colpito Napoli, si registrano un totale di 198 sfollati. Questi individui sono stati allontanati dalle proprie abitazioni a causa delle scosse sismiche avvenute nei giorni precedenti. Attualmente, 17 persone sono ospitate in via Acate e 16 nella struttura di Marechiaro.
Riunione dell’Unità di Crisi Comunale
Ieri mattina si è tenuta una riunione presso la sede del Centro Operativo Comunale (COC) per discutere le problematiche legate agli eventi sismici recenti. Hanno partecipato diversi rappresentanti istituzionali:
- Sindaco di Napoli: Gaetano Manfredi
- Prefetto: Michele di Bari
- Capo Dipartimento della Protezione Civile: Fabio Ciciliano
- Direttore della Protezione Civile regionale: Italo Giulivo
- Direttore ASL Napoli 1: Ciro Verdoliva
- Dirigente Protezione Civile Comunale: Salvatore Iervolino
- Assessore al welfare: Luca Fella Trapanese
Dichiarazioni del Comune riguardo l’emergenza sismica
Nella nota ufficiale rilasciata dal Comune, si sottolinea che “l’emergenza attuale è bradismica e non vulcanica”. Pertanto, non ci sono protocolli d’evacuazione attivi ma misure specifiche per gestire il rischio associato alle scosse telluriche.
Aree attrezzate per l’emergenza
“In caso di scossa,” prosegue il comunicato, “vengono attivate aree distinte per assistenza temporanea”. Le Aree di Attesa forniscono informazioni iniziali e supporto sanitario immediato, mentre le Aree di Accoglienza offrono sistemazione temporanea con servizi essenziali.
Cosa fare in caso di emergenze sismiche
I cittadini possono accedere alle aree temporanee se non possono tornare nelle proprie abitazioni o se temono per la loro sicurezza. È fondamentale distinguere tra:
- Caso 1: Inagibilità dell’abitazione con diritto al Contributo Autonoma Sistemazione (C.A.S).
- Caso 2: Timore nel rientrare a casa senza provvedimenti d’interdizione; verrà effettuato un sopralluogo per valutare l’agibilità.
- Totalità degli allontanamenti: 214 persone; 198 sgomberate (55 in strutture alberghiere); 126 hanno trovato sistemazione autonoma.
- Presso Via Acate: 17 alloggiati con pasti forniti da Caritas e Croce Rossa.
- Nella struttura “San Francesco d’Assisi” a Marechiaro: ospitate 16 persone con servizi adeguati anche per disabili.
- Sospensione attività didattiche nel Plesso Viviani fino alla ripresa regolare prevista dopo lavori programmati.