Cani Bennie e Jett salvati dall’eutanasia: una storia di speranza

La questione dell’eutanasia nei canili statunitensi è un tema di grande rilevanza, che tocca le vite di molti animali. Recentemente, la storia di due cagnolini, Bennie e Jett, ha attirato l’attenzione sul dramma che si consuma in queste strutture. Rinchiusi in un canile di Houston, Texas, i due fratelli erano a rischio di essere soppressi fino a quando una volontaria non ha deciso di intervenire.
Storia dei due cagnolini salvati dall’eutanasia
Bennie e Jett, descritti come emaciati e con le costole visibili, erano stati erroneamente identificati come cuccioli di dieci settimane. In realtà, avevano tra i 6 e i 7 mesi. Una volontaria chiamata Madeline li ha notati nel loro box e ha scoperto che entrambi erano sulla lista per l’eutanasia. Determinata a dare loro una possibilità, Madeline ha condiviso un video su Instagram per sensibilizzare il pubblico riguardo alla loro situazione.
Grazie alla viralità del video, Summer, una donna già attiva nell’adozione di cani da questa struttura e collaboratrice dell’associazione Sunnyside Street Dogs, è intervenuta per salvare i due animali. Attualmente, Bennie e Jett sono al sicuro nel rifugio dell’associazione dove attendono una famiglia disposta ad adottarli insieme.
Eutanasia nei canili statunitensi: un problema persistente
Purtroppo, episodi simili accadono quotidianamente negli Stati Uniti. L’eutanasia degli animali nei canili è una pratica legale utilizzata per gestire le sovrappopolazioni nelle strutture. Quando i rifugi raggiungono la massima capienza senza trovare famiglie adottive per tutti gli ospiti, ricorrono a questa misura drastica.
Negli anni ’70 si stima che circa 13,5 milioni di animali venissero soppressi annualmente nei canili americani. Grazie a campagne informative e programmi di sterilizzazione che hanno incentivato le adozioni, questo numero è notevolmente diminuito nel tempo.
Differenze legislative tra gli Stati
Le normative riguardanti l’eutanasia variano significativamente da uno Stato all’altro. Alcuni Stati hanno introdotto leggi “no-kill” che vietano la soppressione degli animali sani e adottabili. Le disparità nelle legislazioni e nelle risorse disponibili influenzano il numero totale degli animali soppressi; ad esempio:
- Adozioni elevate: alcuni Stati con politiche efficaci vedono tassi più bassi di eutanasia.
- Poche risorse disponibili: in aree con limitate risorse finanziarie e alti tassi di abbandono si pratica più frequentemente l’eutanasia.
- Mancanza di dati uniformi: difficoltà nel fornire statistiche precise a causa della mancanza di aggiornamenti regolari sui dati.
L’argomento dell’eutanasia nei rifugi continua ad essere complesso e necessita attenzione per garantire il benessere degli animali coinvolti.