Caregiver di moglie malata di SLA e il volontariato dopo la perdita

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La figura del caregiver è spesso associata a un profondo impegno e dedizione verso la persona assistita. Dopo la perdita di un caro, il caregiver si trova ad affrontare una serie di sfide emotive e psicologiche che possono risultare devastanti. La storia di Francesco Giordano, ex caregiver della moglie Milena, malata di Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), illustra in modo emblematico queste difficoltà.

Il lutto e la vita quotidiana

Francesco ha dedicato oltre sei anni della sua vita a prendersi cura della moglie Milena, fino alla sua morte avvenuta nel marzo 2024. La mattina del decesso, Francesco ha tentato invano di rianimarla dopo aver scoperto che non respirava più. Questo tragico evento ha segnato non solo la fine della vita di Milena ma anche una profonda trasformazione nella vita di Francesco.

Le conseguenze emotive

Un caregiver deve affrontare non solo il dolore per la perdita ma anche un radicale cambiamento nella propria routine quotidiana. Questo può portare a uno stato noto come “sindrome post caregiving”, caratterizzato da depressione e disorientamento.

La vita da caregiver

Dalla diagnosi di SLA nel 2017, Francesco ha dovuto adattarsi a una nuova realtà in cui ogni aspetto della sua giornata ruotava attorno alla cura della moglie. Con il passare del tempo, questo legame è diventato totalizzante al punto da influenzare profondamente la sua identità.

L’importanza dell’assistenza continua

Francesco descrive come il suo ruolo fosse quello di diventare “le mani e la bocca” di Milena, evidenziando l’intensità del loro rapporto inter-dipendente. La cura diventa così parte integrante della propria esistenza.

Sindrome post caregiving

Dopo la morte di Milena, Francesco si è trovato ad affrontare un vuoto incolmabile e l’assenza delle responsabilità quotidiane che lo avevano definito per anni. Ha vissuto un periodo difficile caratterizzato da sensi di colpa per cercare momenti di felicità personale.

I problemi fisici derivati dallo stress

L’accumulo dello stress ha avuto gravi ripercussioni sulla salute fisica: nel dicembre 2024, Francesco ha subito un’emergenza medica legata all’ipertensione causata dall’intensa pressione psicologica degli anni precedenti.

L’importanza del supporto psicologico

Dopo aver rischiato la vita, Francesco ha intrapreso un percorso terapeutico che gli ha permesso di elaborare il lutto e riconnettersi con se stesso. Oggi sta meglio e desidera ricominciare a vivere pienamente.

  • Moglie: Milena Giordano (malata di SLA)
  • Causa: Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA)
  • Percorso: Psicoterapia dopo la perdita
  • Attività futura: Volontariato per supporto ai malati SLA
  • Obiettivo: Aiutare altri attraverso l’esperienza vissuta

Caregiver per sempre

Francesco sottolinea che non si smette mai davvero di essere un caregiver; questa esperienza rimane parte integrante dell’identità personale. La volontà di aiutare chi è in difficoltà nasce dal desiderio di onorare il legame con Milena e continuare a diffondere amore attraverso l’assistenza agli altri.