Carlo Conti si prepara a Sanremo 2025: le sue parole su antifascismo e attualità

La prima conferenza stampa del Festival di Sanremo 2025 ha avuto luogo un giorno prima dell’inizio ufficiale della manifestazione musicale, prevista per martedì 11 febbraio. Carlo Conti, accompagnato dai co-conduttori Gerry Scotti e Antonella Clerici, ha affrontato diverse tematiche sollevate dai giornalisti, alcune delle quali hanno toccato aspetti politici rilevanti.
La posizione di Carlo Conti sull’antifascismo
Durante la conferenza, un giornalista ha posto a Carlo Conti una domanda diretta: “È possibile dichiararsi antifascista?“. La risposta del direttore artistico è stata tempestiva e ha evidenziato una certa critica nei confronti della domanda stessa. Conti ha affermato:
Dichiararmi antifascista? Certo, che problema c’è. Siamo nel 2025. Mi preoccupano più l’intelligenza artificiale, i satelliti, queste cose qui. Non dovremmo dimenticare piuttosto cosa hanno fatto i nostri genitori e i nostri nonni perdendo la vita per noi.
In seguito, ha aggiunto:
Personalmente la trovo un po’ anacronistica come domanda
A questo, un altro partecipante ha risposto sottolineando che nella situazione attuale la domanda non è affatto anacronistica. Gerry Scotti ha poi condiviso la propria esperienza familiare, dicendo: “Metà della mia famiglia è stata fucilata dai fascisti, quindi pensa te“.
Temi discussi nella conferenza stampa
Durante la conferenza stampa, sono stati affrontati anche vari argomenti, tra cui le recenti polemiche relative al ritiro di Emis Killa e il caso riguardante Fedez. Carlo Conti ha sottolineato la sua estraneità rispetto a questioni che non riguardano direttamente il Festival. Ha ribadito inoltre l’importanza di educare i giovani a un consumo consapevole dei media:
Sono due cose diverse. Una è puro gossip, non faccio Sanremo Island. Io sono cattolico e una delle parabole che mi piace di più è quella del figliol prodigo, penso che i genitori debbano fare la loro parte come filtro per la musica e la tv.