Carmine Gallo morto, l’ex super poliziotto al centro dell’inchiesta Equalize

La recente scomparsa di Carmine Gallo ha suscitato grande attenzione mediatica e interesse pubblico. Gallo, ex super poliziotto, è deceduto nella mattinata del 9 marzo nella sua abitazione a Garbagnate Milanese, dove si trovava agli arresti domiciliari a causa dell’inchiesta Equalize.
decesso di carmine gallo
Il decesso di Carmine Gallo, avvenuto il 9 marzo, è stato attribuito a un infarto fulminante. La notizia è stata confermata dall’avvocata Antonella Augimeri. Il magistrato di turno ha disposto l’autopsia sul corpo per fare chiarezza sulle cause della morte.
ruolo in equalize e indagini
Carmine Gallo era considerato una figura centrale nell’organizzazione investigativa Equalize, fondata insieme a Enrico Pazzali. Quest’ultimo è attualmente presidente della fondazione Fiera Milano ed è stato sospeso dal suo incarico il 28 ottobre 2024. Le indagini condotte dal pm Francesco De Tommasi hanno rivelato che Gallo avrebbe dovuto affrontare il Tribunale del Riesame il prossimo 19 marzo per discutere sulla richiesta della Procura di incarcerarlo.
accuse e interrogatori
Nell’ambito delle accuse mosse contro di lui, durante l’interrogatorio di convalida dell’arresto, Gallo ha ammesso di aver effettuato accessi abusivi alle banche dati della polizia, richiedendo favori a pubblici ufficiali conosciuti. Nonostante ciò, ha negato qualsiasi coinvolgimento in attività illegali relative al dossieraggio.
l’inchiesta equalize
L’inchiesta su Equalize ha preso avvio nel 2022 e ha portato alla luce la creazione di banche dati parallele e la diffusione non autorizzata di informazioni sensibili. L’attività dell’azienda sarebbe riuscita ad influenzare cittadini e istituzioni, alterando dinamiche imprenditoriali e procedure pubbliche, incluse quelle giudiziarie.
- Carmine Gallo – ex super poliziotto
- Enrico Pazzali – presidente Fondazione Fiera Milano
- Francesco De Tommasi – pm della Dda
- Antonella Augimeri – avvocata di Carmine Gallo
- 68 indagati coinvolti nell’inchiesta
Nell’arco degli ultimi due anni, circa 400 clienti si sarebbero rivolti ai servizi offerti da Equalize. Gli indagati sono accusati di vari reati tra cui associazione a delinquere finalizzata all’accesso abusivo a sistemi informatici.