Caso Almasri, ritardi del governo nell’invio dei documenti alla Cpi e le conseguenze nell’indagine

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Il governo italiano ha richiesto una proroga per la trasmissione delle informazioni richieste dalla Corte penale internazionale (Cpi) riguardanti il caso Almasri. La scadenza per l’invio della documentazione era fissata per oggi, lunedì 17 marzo. Tale richiesta è motivata dall’attesa dei risultati delle indagini avviate dal Tribunale dei ministri, che sta esaminando la posizione della premier Meloni, dei ministri Nordio e Piantedosi, nonché del sottosegretario Mantovano. Le opposizioni accusano l’esecutivo di tentare di ostacolare le attività della Cpi.

richiesta di proroga e indagini in corso

La domanda di proroga da parte del governo è legata all’attesa degli esiti delle indagini condotte dal Tribunale dei ministri, che ha aperto un fascicolo d’indagine su vari membri dell’esecutivo a seguito di un esposto presentato dall’avvocato Luigi Li Gotti. Questo esposto solleva preoccupazioni riguardo a presunti reati di favoreggiamento e peculato.

Dettagli sul caso Almasri

Osama Almasri Njeem, attuale capo della polizia giudiziaria libica e responsabile della prigione di Mitiga a Tripoli, è accusato di gravi crimini contro i diritti umani. È stato arrestato a Torino il 18 gennaio dopo essere giunto dalla Germania, ma rilasciato dopo solo 96 ore senza convalida dell’arresto. Successivamente, è stato rimpatriato in Libia tramite un volo statale.

reazioni politiche e accuse alle istituzioni

Le opposizioni hanno reagito con fermezza alla richiesta di proroga del governo. Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde, ha definito tale decisione come un grave atto ostile verso la giustizia internazionale e i diritti umani. Ha evidenziato come il governo si sia reso complice nella violazione del diritto internazionale accompagnando Almasri in Libia.

Critiche al governo

  • Angelo Bonelli, co-portavoce di Europa Verde;
  • Debora Serracchiani, responsabile Giustizia del Pd;
  • Carlotta Scaramuzzino, parlamentare Avs;
  • Luca Palamara, ex magistrato;
  • Maurizio Gasparri, senatore Forza Italia.

Serracchiani ha sottolineato l’assenza di trasparenza da parte dell’esecutivo nel collaborare con la Cpi e ha chiesto spiegazioni dettagliate sulla liberazione di Almasri anziché garantirne la consegna alla giustizia internazionale. Le critiche si concentrano sull’idea che il rinvio possa compromettere la credibilità dell’Italia a livello globale.

sintesi finale sugli sviluppi futuri

A questo punto, il governo dovrà affrontare le conseguenze della sua scelta mentre gli sviluppi delle indagini continuano ad evolversi. I magistrati stanno raccogliendo prove presso i ministeri competenti per chiarire le circostanze legate all’arresto e al successivo rimpatrio di Almasri.