Caso Emanuela Orlandi: il testimone Nicola Cavaliere svela la fuga dell’Americano

Le recenti audizioni di Nicola Cavaliere, responsabile della sezione Omicidi della Squadra Mobile di Roma nel 1983, continuano a suscitare interesse e curiosità. In particolare, si fa riferimento alla sua testimonianza riguardante la scomparsa di Emanuela Orlandi e Mirella Gregori. Nonostante l’audizione sia ancora sotto segreto, alcune indiscrezioni stanno emergendo.
audizione di nicola cavaliere
Cavaliere ha avuto un ruolo cruciale nelle indagini iniziali sulla scomparsa di Emanuela Orlandi. È stato lui a ricevere il noto “audio delle sevizie”, che ha segnato una tappa importante nella vicenda. Durante la seduta in commissione bicamerale d’inchiesta, sono state rivelate alcune informazioni significative.
l’americano e i telefonisti
Secondo quanto riportato da fonti attendibili, Cavaliere ha menzionato la figura dell’Americano durante la sua audizione. Questo individuo è noto per aver effettuato numerose chiamate al Vaticano nel luglio del 1983 per discutere il rilascio della giovane Emanuela con il cardinale Casaroli. La polizia sarebbe riuscita a localizzare la cabina telefonica da cui l’Americano stava chiamando grazie a un sistema di ascolto avanzato.
L’Americano era descritto come:- Indossava un impermeabile e un borsalino.
- Non era giovane e aveva un passo svelto.
- È sfuggito agli agenti per poco durante le operazioni di cattura.
Altre figure coinvolte nel caso includono almeno quattro o cinque telefonisti, tra cui “Pierluigi” e “Mario”, che avrebbero contribuito a depistare le indagini secondo le forze dell’ordine.
dubbio sull’avvocato egidio
Nell’ambito della sua audizione, Cavaliere ha anche espresso dubbi riguardo all’avvocato Gennaro Egidio. Questo legale, attivo sia in Italia che all’estero, aveva iniziato ad assistere la famiglia Orlandi nel 1983 sotto compenso del Sisde. Cavaliere ha descritto l’ufficio dell’avvocato come “extra lusso”, privo di qualsiasi documento visibile, sollevando interrogativi sulla sua professionalità e sulle sue reali intenzioni riguardo al caso.
I punti chiave emersi sull’avvocato Egidio includono:- Sua collaborazione con i servizi segreti negli anni ’80.
- Assistenza alla famiglia Orlandi pagata dal Sisde.
- Dubbio circa l’ipotesi che Emanuela fosse in un convento in Lussemburgo.