Cassano critica bastoni sulla sua forza come difensore

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Le recenti dichiarazioni di Antonio Cassano hanno suscitato un acceso dibattito riguardo le reali capacità di Alessandro Bastoni, difensore dell’Inter. Nonostante gli elogi ricevuti dopo la prestazione contro il Feyenoord in Champions League, Cassano ha espresso una valutazione critica nei confronti del calciatore.

cassano boccia bastoni: una valutazione severa

Cassano ha messo in discussione la percezione comune che considera Bastoni un giocatore di livello mondiale. Durante il programma ‘Viva el Futbol’, ha affermato: “Bastoni non è buono, ragazzi…“. Questa affermazione arriva nonostante il 25enne abbia fornito una prestazione convincente nella gara di andata degli ottavi di finale di Champions League, vinta dall’Inter per 2-0.

le critiche specifiche di cassano

Il giudizio di Cassano si basa su considerazioni tecniche e tattiche. Egli sostiene che Bastoni gioca prevalentemente in un sistema difensivo che limita le sue responsabilità individuali: “Gioca sempre a cinque senza dare spazio dietro…“. Secondo Cassano, l’abilità nel marcare e nel prevenire i gol avversari è fondamentale per un difensore e non può essere trascurata.

paragone con calafiori: stessi limiti?

Cassano ha paragonato Bastoni a Riccardo Calafiori, evidenziando come entrambi siano sopravvalutati rispetto alle loro effettive capacità difensive. Ha sottolineato che Calafiori sta affrontando difficoltà in Inghilterra e non riesce a trovare spazio nella sua squadra: “Calafiori è andato in Inghilterra, fa fatica, non gioca mai…“.

la questione della vera abilità difensiva

Cassano continua a mettere in discussione la qualità dei difensori attuali, sostenendo che molti sono lodati ingiustamente. La sua opinione si concentra sulla necessità di giudicare i difensori in situazioni reali di gioco uno contro uno:

  • Antonio Cassano
  • Alessandro Bastoni
  • Riccardo Calafiori
  • Simone Inzaghi
  • Luciano Spalletti
  • Daniil Medvedev (ospite)
  • Pablo Aimar (ospite)
  • Luca Toni (ospite)

L’intervento di Cassano invita a riflettere sulle attuali valutazioni dei giocatori nel calcio moderno e sulla differenza tra abilità individuale e successo collettivo.