Certificati falsi per contrassegno disabili: medico dell’Asl Napoli 1 sotto accusa

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Un’importante operazione condotta dai carabinieri del Nas di Napoli ha portato alla luce un sistema illecito che coinvolgeva il rilascio di certificati falsi da parte di un medico dell’Asl Napoli 1 Centro. Questo professionista è accusato di aver emesso documentazione non autentica in cambio di compensi monetari, con almeno dieci casi già documentati dalle forze dell’ordine.

Dettagli sull’inchiesta

L’indagine, avviata a seguito di una segnalazione per assenteismo, ha rivelato una rete composta da dirigenti medici, impresari funebri e intermediari che operavano nel settore. Le tangenti variavano tra i 200 e i 300 euro, e il medico era sempre lo stesso a firmare i certificati falsificati. L’operazione ha portato all’arresto di 69 persone, inclusi dipendenti dell’Asl e impiegati comunali.

I costi dei contrassegni per disabili

Nell’ambito delle indagini sono stati ricostruiti diversi episodi riguardanti l’emissione di contrassegni per disabili. Il dirigente medico coinvolto è stato arrestato con misura cautelare in carcere. Gli incontri avvenivano presso il distretto sanitario 24, dove si erano già verificati scandali simili in passato.

Somme richieste per le certificazioni

Le cifre richieste non erano sempre specificate; Sono stati registrati pagamenti concreti: la somma più comune era di 200 euro, ma alcuni cittadini hanno dichiarato importi anche superiori o inferiori a questa cifra. In cambio, ottenevano false attestazioni mediche necessarie per richiedere i permessi di sosta per disabili.

Tangenti sui certificati di morte: esiti dell’operazione

Dopo due anni di indagini coordinate dalla Procura di Napoli, l’operazione si è conclusa con l’esecuzione delle misure cautelari nei confronti degli indagati. Tra questi, diciotto sono stati destinati al carcere mentre cinquantuno hanno ricevuto arresti domiciliari.

Procedura irregolare nella redazione dei certificati

È emerso che gli impresari funebri stendevano direttamente i certificati di morte invece del medico legale e utilizzavano kit sanitari appartenenti all’Asl Napoli 1 Centro per prelevare campioni biologici.

  • Medico dell’Asl Napoli 1 Centro
  • Impresari funebri coinvolti nel sistema
  • Esecutori della tangente
  • Dirigenti medici responsabili della firma dei certificati falsificati
  • Ex consigliere municipale implicato nell’inchiesta precedente
  • Cittadini richiedenti le false attestazioni mediche