Chi pagherà più tasse nel 2025? La denuncia della Cgil sull’acconto Irpef

Nel panorama fiscale del 2025, si profila una situazione complessa per numerosi contribuenti, che potrebbero trovarsi a dover versare importi superiori rispetto al dovuto o a ricevere rimborsi inferiori. Questa problematica è emersa in seguito alla riforma dell’Irpef attuata dal governo Meloni, e la sua risoluzione non avverrà prima dell’anno successivo.
Le conseguenze della riforma Irpef nel 2025
Molti cittadini, dopo aver presentato la dichiarazione dei redditi nel 2025, si ritroveranno con importi maggiori da versare, oppure i crediti a loro favore saranno ridotti. Questo scenario deriva dalla modifica delle aliquote prevista dalla riforma entrata in vigore nel 2023. In particolare, per il calcolo degli acconti Irpef del 2025 e del 2026, verrà utilizzato il sistema a quattro aliquote precedentemente in vigore anziché il nuovo sistema a tre aliquote.
- Contribuenti colpiti: dipendenti pubblici e privati
- Pensionati non soggetti a flat tax
- Lavoratori autonomi esclusi dal regime semplificato
La posizione della Cgil sulla questione
La Cgil ha denunciato questa situazione come una vera e propria “clamorosa ingiustizia”, evidenziando che l’applicazione delle vecchie aliquote comporterà un aggravio per molti lavoratori. Il segretario confederale Christian Ferrari e la presidente del Consorzio nazionale Caaf Cgil Monica Iviglia hanno sottolineato come questo problema riguardi un ampio numero di contribuenti.
Cosa implica l’applicazione delle vecchie aliquote?
L’applicazione delle aliquote precedenti comporterà un incremento dell’imposta per alcune fasce di reddito. Ad esempio, i redditi compresi tra i 15mila e i 28mila euro subiranno un aumento del 2% rispetto alle nuove aliquote. Questo significa che alcuni contribuenti potrebbero trovarsi a pagare somme più elevate rispetto all’importo previsto con le nuove norme.
- Esempio: lavoratore con reddito lordo di 41.360 euro
- Rimborso previsto: solo 70 euro invece dei previsti 165 euro secondo le nuove aliquote
- Compensazione prevista solo nell’anno successivo per chi subisce perdite economiche
Richiesta di intervento al governo da parte della Cgil
In risposta a questa situazione, la Cgil ha sollecitato il governo ad “intervenire immediatamente” per correggere questa disparità. Il ministero dell’Economia ha dichiarato che tale errore avrà effetti solo temporanei senza fornire indicazioni chiare su eventuali modifiche legislative future.
Dichiarazioni politiche sul tema fiscale
L’opposizione politica ha espresso forte preoccupazione riguardo alle conseguenze della riforma fiscale. Raffaella Paita di Italia Viva ha criticato aspramente l’operato del governo Meloni e Giorgetti riguardo alla gestione delle tasse.
- Raffaella Paita: Accuse verso il governo sull’aumento della tassazione per il ceto medio.
- Cgil: Richiesta di revisione urgente delle normative fiscali attuali.