Chiusura di PornHub per i dazi di Trump: l’idea sorprendente che non conosci

Un’iniziativa provocatoria sta guadagnando attenzione in Canada, proposta dal comico Matthew Puzhitsky. Questa idea prevede l’imposizione di restrizioni ai contenuti di Pornhub per i cittadini americani, una mossa che ha suscitato un certo consenso tra la popolazione canadese. È stata avviata anche una petizione per sollecitare il governo a considerare questa strategia come risposta alla politica tariffaria di Donald Trump.
la proposta originale
L’idea è emersa da un video pubblicato su Instagram da Puzhitsky, nel quale si rappresenta un incontro tra politici canadesi intenti a discutere delle misure da adottare contro i dazi imposti dagli Stati Uniti. Durante il dialogo, uno dei personaggi afferma: “Abbiamo PornHub!”, sorprendendo l’altro politico con la rivelazione che il famoso sito pornografico è canadese. Questo scambio ha colto l’attenzione del pubblico e ha stimolato riflessioni più profonde sulla questione.
il contesto della situazione
Pornhub è uno dei siti di contenuti per adulti più visitati al mondo e appartiene alla società Aylo, con sede a Montreal. La piattaforma attira milioni di utenti ogni mese, compresi molti statunitensi. L’idea di limitare l’accesso a questo sito potrebbe avere ripercussioni significative sulle abitudini quotidiane degli utenti.
le reazioni del pubblico
Sebbene inizialmente concepita come una battuta, la proposta ha generato discussioni serie sul suo potenziale impatto. Una petizione online chiede al Parlamento canadese di valutare questa azione come risposta pacifica ma incisiva alle tariffe statunitensi. Molti cittadini temono che una simile chiusura possa influire negativamente sulle loro vite quotidiane.
- Matthew Puzhitsky
- Donald Trump
- Aylo
- Cittadini canadesi e americani
L’iniziativa ha raccolto solo alcune centinaia di firme fino ad ora, ma le reazioni sono state varie; alcuni utenti hanno espresso timore dicendo: “Se mi tolgono l’accesso a Pornhub, mi trasferisco dagli Stati Uniti“. Ciò dimostra quanto sia radicata la cultura digitale nella vita quotidiana degli individui.