Il recente annuncio della scoperta dell’asteroide 2024 YR4 ha messo in allerta la comunità scientifica internazionale. Questo corpo celeste ha una data di possibile impatto sulla Terra fissata per il 22 dicembre 2032, con una probabilità attuale di collisione pari al 2,3%. Nonostante ciò, gli esperti rassicurano che il rischio è contenuto. Viene evidenziata l’importanza di implementare una rete di monitoraggio attraverso la creazione di task force internazionali.
Il reclutamento in Cina
L’Amministrazione statale cinese per la scienza, la tecnologia e l’industria per la difesa nazionale (SASTIND) ha avviato una campagna di reclutamento. Sono stati cercati giovani laureati con competenze in ingegneria aerospaziale, cooperazione internazionale e rilevamento di asteroidi. I requisiti comprendono un’età inferiore ai 35 anni e un’ideologia che si allinei con quella di Xi Jinping. Questo reclutamento segue la scoperta dell’asteroide 2024 YR4, il quale ha destato l’interesse mondiale.
Impatto dell’asteroide e rischi associati
A febbraio, l’asteroide presentava una probabilità di impatto di 1 su 83, successivamente salita al 2,3%. Secondo il Center for Near Earth Object Studies (CNEOS) della NASA, c’è una probabilità di 1 su 45 di collisione. Con un diametro compreso fra i 40 e i 100 metri, l’eventuale impatto causerebbe danni a livello locale. È stata attivata una task force dell’ONU per monitorare la traiettoria dell’asteroide e raccogliere dati accurati.
Strategie di difesa planetaria
Il crescente interesse per l’asteroide ha portato le agenzie spaziali europee e statunitensi a intervenire attivamente nella ricerca della traiettoria di 2024 YR4. La zona di incertezza comprende ampie aree, dall’Oceano Pacifico all’Atlantico, fino all’India, limitata soprattutto alla fascia equatoriale. Secondo gli esperti, questo scenario richiede misure preventive efficaci.
Perché è importante attivare task force?
Attualmente, l’impatto stimato è di 2,3% e analisi più accurate ridurranno tale percentuale a zero. Come evidenziato da Fabio Ferrari, professore di sistemi aerospaziali, è cruciale chiarire che nel 98% dei casi non vi sarà impatto. La sorveglianza proseguirà da terra e, successivamente, dallo spazio. Le task force sono indicate come iniziative positive per garantire un monitoraggio efficace e la progettazione di eventuali scenari alternativi.
- Fabio Ferrari – Professore di sistemi aerospaziali
- Gianluca Masi – Astrofisico e presidente del Virtual Telescope Project
- Andrew Jones – Corrispondente di SpaceNews