Condanna a 14 anni per chi uccise lo zio per gelosia

Il caso di Antonio Iannetti ha attirato l’attenzione per la gravità del crimine commesso e le circostanze che lo hanno accompagnato. La condanna a 14 anni per l’omicidio dello zio, avvenuto a Cesano Boscone, rappresenta un episodio tragico legato a dinamiche familiari complesse.
dettagli sull’omicidio
Iannetti, trentenne, è stato riconosciuto colpevole di aver ucciso con un coltello il 41enne Roberto Parisi nella notte tra il 25 e il 26 marzo 2024. L’udienza si è conclusa con una sentenza emessa dal giudice dell’udienza preliminare di Milano, Giulio Fanales, il giorno 11 marzo 2025.
le circostanze del delitto
Secondo quanto ricostruito dalle indagini condotte dai carabinieri della compagnia di Corsico, i due uomini si erano incontrati per chiarire la situazione legata alla relazione tra Parisi e l’ex fidanzata di Iannetti. L’incontro si è trasformato in un’aggressione: Iannetti ha accoltellato ripetutamente lo zio, che è deceduto poco dopo essere giunto in ospedale.
la testimonianza di Antonio Iannetti
Nell’udienza di convalida del fermo, Iannetti ha dichiarato che durante la discussione aveva cercato di abbracciare Parisi. Quest’ultimo avrebbe reagito in modo aggressivo, scatenando una reazione da parte del nipote che ha portato all’utilizzo del coltello. Dopo l’aggressione, Iannetti ha contattato i soccorsi e si è costituito poco dopo.
conseguenze legali
La pubblica ministero Eugenia Bianca Maria Baj Macario aveva richiesto una pena più severa, pari a 16 anni, senza attenuanti generiche. Alla fine, la condanna inflitta è stata inferiore rispetto alle aspettative dell’accusa.
- Antonio Iannetti – Condannato per omicidio
- Roberto Parisi – Vittima dell’omicidio
- Eugenia Bianca Maria Baj Macario – Pubblica ministero
- Giulio Fanales – Giudice dell’udienza preliminare
- Carabinieri della compagnia di Corsico – Indagini sul caso