Corride senza crudeltà a Città del Messico: multe salate per chi uccide i tori

Recentemente, la Corrida ha subito un significativo cambiamento a Città del Messico. Il 18 marzo, il congresso della capitale ha approvato una riforma che proibisce qualsiasi forma di crudeltà nei confronti dei tori durante gli eventi legati alla tauromachia.
Dettagli della riforma contro la crudeltà animale
L’iniziativa è stata promossa dalla sindaca di Città del Messico, Clara Brugada, che ha dichiarato in un video messaggio: “La crudeltà verso gli animali come forma di intrattenimento è vietata in questa città”. La riforma rappresenta un passo importante, poiché oltre l’85% della popolazione locale si è espressa a favore del divieto delle corride violente.
Obiettivi principali della riforma
Il congresso ha approvato la proposta con 61 voti favorevoli e mira a garantire il benessere degli animali coinvolti negli spettacoli. Tra i punti salienti ci sono:
- Divieto di uccidere i tori all’interno e all’esterno dell’arena;
- Restituzione degli animali al termine dello spettacolo;
- Tutela dell’integrità fisica dei tori per evitare maltrattamenti;
- Eliminazione di strumenti affilati come spade e lance;
- Protezione delle corna dei tori per prevenire danni ad altri animali o persone;
- Limitazione della durata della corrida a un massimo di 10 minuti per toro.
Pene previste per le violazioni
Una misura significativa prevede multe fino a 339.000 pesos (oltre 15 mila euro) per coloro che non rispetteranno le nuove regole e causeranno la morte di un toro durante gli eventi.
Corrida nel contesto internazionale
Sebbene associata principalmente alla Spagna, la corrida è praticata anche in altri paesi come Messico, Colombia, Ecuador, Perù e parte della Francia. Le normative variano notevolmente da nazione a nazione riguardo al trattamento degli animali e alle modalità delle corride.
Polemiche sulla tauromachia
Negli ultimi anni, la pratica della corrida è stata oggetto di accese discussioni. Organizzazioni come PETA e Humane Society International denunciano le sofferenze inflitte ai tori, mentre gli allevatori sostengono l’importanza culturale e economica della tauromachia nelle loro comunità.
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Membri chiave coinvolti nella questione:
– Clara Brugada
– PETA
– Humane Society International