Corruzione nel Caso Doppia Curva: Manfredi Palmeri si Difende e Rifiuta Accuse di Favoritismi

La recente inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia (Dda) di Milano ha coinvolto diverse figure politiche, compreso il consigliere regionale e comunale Manfredi Palmeri. Questo procedimento giuridico ha sollevato accuse di corruzione tra privati, riguardanti la gestione dei parcheggi dell’area di San Siro, attribuite a Palmeri insieme a Gherardo Zaccagni, un imprenditore che opera in questo settore.
la posizione di manfredi palmeri
Palmeri ha affermato di sentirsi “fiducioso” e di essere già stato parzialmente scagionato. Ha precisato di non avere mai avuto rapporti o interessi con esponenti ultrà, sottolineando la mancanza di prove che dimostrerebbero un suo coinvolgimento in pratiche illecite. Secondo quanto dichiarato, la sua partecipazione nel consiglio direttivo della società che gestisce lo stadio non comportava la possibilità di decidere o influenzare l’assegnazione dei servizi.
accuse e difesa
Palmeri è stato accusato di aver affidato la gestione dei parcheggi durante i concerti del 2024 alla Kiss&Fly, ricevendo in cambio un quadro dell’artista Liu Bolin, dal valore di circa 11mila euro. In una nota, ha ribadito che le indagini condotte non hanno mai dimostrato un suo favore all’imprenditore Zaccagni e che le migliaia di pagine di atti riguardanti presunti scambi di denaro non lo coinvolgevano in alcun modo.
gli sviluppi dell’inchiesta
La Procura di Milano, pur mantenendo le ipotesi di violazione del codice civile, ha abbandonato i capi di accusa più gravi. Palmeri ha affermato di aver sempre agito nell’ambito delle sue funzioni senza mai ottenere vantaggi personali. Ha inoltre ribadito che le sue azioni erano completamente legittime e che non esistevano favoritismi nei confronti di Zaccagni, il quale era stato scelto dai Club per gestire i parcheggi.
le figure coinvolte
- Manfredi Palmeri – Consigliere regionale e comunale
- Gherardo Zaccagni – Imprenditore della Kiss&Fly