Corruzione per l’ex presidente della Sardegna Christian Solinas: rinvio a giudizio atteso

La situazione legale di Christian Solinas, ex presidente della Regione Sardegna, ha suscitato notevole attenzione. Il suo rinvio a giudizio per corruzione segna un importante sviluppo in un contesto giuridico già complesso e controverso.
rinvio a giudizio di christian solinas
Il giudice per le udienze preliminari del tribunale di Cagliari, Giorgio Altieri, ha stabilito che il processo inizierà il 5 giugno 2025. L’inchiesta si concentra su due episodi distinti: la vendita di un immobile a un prezzo ritenuto eccessivo e una laurea ad honorem conferita in Albania.
vendita dell’immobile
L’immobile oggetto delle indagini è una ex abbazia situata nelle campagne di Capoterra, nella città metropolitana di Cagliari. Secondo l’accusa, Solinas avrebbe venduto questo bene all’imprenditore Roberto Zedda per 550mila euro, mentre il valore reale sarebbe stato stimato in soli 72mila euro. La differenza di prezzo è considerata dalla procura come una tangente mascherata ricevuta da Solinas. In cambio della transazione, l’azienda di Zedda avrebbe ottenuto la fornitura di termoscanner alla Regione tramite l’intermediazione dell’allora consigliere regionale Nanni Lancioni.
laurea ad honorem
In merito alla laurea honoris causa, si sostiene che quando Solinas era presidente della Regione avesse promesso di nominare Roberto Raimondi come direttore generale dell’autorità responsabile del programma Eni-Cbc. In cambio, avrebbe ricevuto la suddetta laurea dall’Albania. L’inchiesta ha coinvolto anche altri soggetti: il consulente Christian Stevelli, il rettore albanese Arben Gjata e Alfonso Lovito, direttore generale di E-Campus; tutti sono stati rinviati a giudizio insieme a Zedda.
prospettive future e sviluppi precedenti
La prima udienza si svolgerà davanti alla seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari nel mese di giugno 2025. È significativo notare che circa un anno fa, nel gennaio 2024, Solinas aveva subito un sequestro cautelare dei beni per un valore approssimativo di 350mila euro. All’epoca egli aveva dichiarato che tali eventi non dovrebbero verificarsi in uno Stato democratico e definì le accuse come “un teorema indimostrato”. Il giudice ha ritenuto valide le evidenze presentate dalla procura.
L’indagine era stata resa pubblica a febbraio 2023 ed è il secondo filone giudiziario riguardante Solinas; nel 2019 era già stato indagato per abuso d’ufficio, ma quel caso è poi caduto dopo l’abrogazione del reato da parte del governo Meloni.
- Christian Solinas
- Roberto Zedda
- Nanni Lancioni
- Christian Stevelli
- Arben Gjata
- Alfonso Lovito
- Giangiacomo Pilia (PM)
- Giorgio Altieri (giudice)