Crescita Economica Italia: Sud in Rallentamento e l’Influenza di Trump sul Nord

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Il recente studio di Svimez ha evidenziato le tendenze di crescita economica delle Regioni italiane, rivelando che il Sud continua a registrare una crescita inferiore rispetto al Nord. Nonostante l’incremento dell’export al Nord, le sue prospettive restano fragili a causa delle conseguenze legate all’amministrazione di Trump e dei potenziali dazi commerciali.

Proiezioni economiche generali

Per il 2025, il Pil italiano è previsto crescere dello 0,7%, con un incremento dello 0,9% nel 2026. Le previsioni, presentate da Fedele De Novellis e Stefano Prezioso, concentrano l’attenzione sulla ripresa più lenta del Sud, già sopravanzato dal Nord. Il rallentamento è attribuito a vari fattori, tra cui:

  • Ritorno ai vincoli del Patto di Stabilità europeo
  • Contrazione della domanda di beni durevoli
  • Debolezza del commercio internazionale
  • Aumento dei costi energetici
  • Precarietà della finanza pubblica nazionale

Crescita per regione

Le regioni con le migliori prospettive per il 2024-2026 includono:

  • Lombardia: 1,10%
  • Veneto: 1,20%
  • Emilia-Romagna: 1,05%
  • Umbria: 0,2%
  • Molise: 0,5%
  • Puglia: 0,5%

Le regioni del Nord, più strutturate, riescono a sostenere la domanda interna, mentre il Sud mostra segnali di debolezza.

Elementi di rischio per la crescita

La previsione di crescita per il Nord e il Sud per il 2025-2026 indica un differenziale ridotto in termini di sviluppo previsto, ma il Nord potrebbe nuovamente dominare. Secondo Luca Bianchi, direttore di Svimez, la risalita delle tensioni geopolitiche e le politiche fiscali restrittive potrebbero compromettere i segnali positivi per il Sud.

Impatto del contesto internazionale

L’analisi di Fedele De Novellis ha sottolineato che le difficoltà dell’industria europea avranno effetti differenti in Italia, incidendo maggiormente sulle aree manifatturiere settentrionali. Anche il presidente di Svimez, Adriano Giannola, ha posto l’accento sul riemergere del divario tra Nord e Sud, a causa della crescente instabilità interna ed estera.

Nell’arco temporale previsto, il contesto economico si profila alquanto sfidante, coltivando una preoccupazione diffusa per una potenziale stagnazione economica a livello nazionale.