Critiche sui social a un brand per le sue modelle obese

Le recenti scelte pubblicitarie di un marchio di abbigliamento hanno suscitato un acceso dibattito, in particolare per l’utilizzo di modelle con taglie diverse rispetto agli standard tradizionali. La questione ha preso piede dopo la rimozione di una campagna che presentava una modella considerata eccessivamente magra, evidenziando le contraddizioni nelle rappresentazioni dei corpi femminili.
la polemica attorno al marchio snag
Il brand britannico Snag, noto per il suo impegno verso l’inclusività delle taglie, ha ricevuto numerose critiche riguardo alla scelta di inserire modelle in sovrappeso nelle sue pubblicità. Brigitte Read, fondatrice del marchio, ha riportato alla BBC il ricevimento quotidiano di centinaia di lamentele da parte degli utenti sui social media.
il contesto della controversia
La controversia è emersa in seguito a una campagna del marchio Next, che ha utilizzato una modella descritta come “eccessivamente magra“. Dopo le critiche ricevute, questa campagna è stata ritirata, mentre Snag è stato accusato di promuovere immagini di donne definite “obese“. Queste osservazioni hanno sollevato interrogativi sulla rappresentazione corporea nella pubblicità.
l’intervento dell’ente regolatore britannico
L’Advertising Standards Authority (ASA), ente responsabile della regolamentazione pubblicitaria nel Regno Unito, ha recentemente adottato misure contro le campagne che ritraggono modelli in condizioni estremamente sottopeso o sovrappeso. Nel 2024 sono stati registrati 61 reclami formali riguardanti la rappresentazione della magrezza nelle campagne pubblicitarie.
la questione della body positivity
Il dibattito si concentra sul confine tra i concetti di “body positivity” e la rappresentazione fisica conforme ai canoni sociali. Commenti su piattaforme come Reddit mettono in luce la necessità di un equilibrio: “Dovrebbe esserci correttezza, non una positività del corpo politicamente corretta“, affermando che entrambe le estremità – obesità e magrezza estrema – possono avere effetti negativi sulla salute mentale e fisica delle persone.
le dichiarazioni della fondatrice brigitte read
Nell’intervista alla BBC, Brigitte Read ha sottolineato che stigmatizzare i corpi non conformi non contribuisce al miglioramento della salute fisica: “Svergognare le persone con corpi non conformi non le aiuta a perdere peso…“. Questo approccio riflette una crescente preoccupazione per la cosiddetta “fat phobia“, ovvero la paura dei corpi grassi.
- Brigitte Read: Fondatrice del marchio Snag.
- Agenzia Next: Marchio coinvolto nella controversia per aver utilizzato una modella molto magra.
- Advertising Standards Authority (ASA): Ente regolatore britannico delle pubblicità.
- User on Reddit: Commentatori sui temi legati alla body positivity.