Delitto di garlasco, dna sotto le unghie di chiara poggi sorprende

Le recenti indagini sul caso di Chiara Poggi, avvenuto nel 2007 a Garlasco, hanno riaperto il dibattito sulla responsabilità di Andrea Sempio. Gli inquirenti hanno trovato il suo DNA sotto le unghie della vittima, ma sostengono che non provenga da oggetti presenti nella casa della famiglia Poggi. Questa evidenza ha portato a nuove considerazioni riguardo al possibile coinvolgimento di Sempio nell’omicidio.
analisi del dna e implicazioni legali
Secondo le affermazioni degli investigatori della Procura di Pavia, il DNA identificato non è riconducibile a contatti mediati attraverso oggetti toccati dalla vittima. Piuttosto, si ipotizza un’interazione diretta tra Sempio e Chiara Poggi poco prima dell’evento fatale.
evidenze raccolte
Un’analisi condotta dal genetista Carlo Previderé ha rivelato la presenza del profilo genetico di Sempio e di un “Ignoto 2”, ancora non identificato, tra i materiali biologici rinvenuti. Al contrario, mancano i profili genetici dei familiari di Chiara Poggi, che avrebbero dovuto risultare in quantità maggiori considerando la convivenza nella stessa abitazione.
assenza di altri profili
I dati emersi sollevano interrogativi sulle precedenti tesi difensive relative al “contatto secondario”. Inoltre, il DNA di Sempio non era stato analizzato in precedenza poiché considerato “esiguo” e “degradato”. Oggi gli inquirenti stanno seguendo una linea investigativa differente.
sviluppi futuri delle indagini
Nelle prossime settimane sono programmati ulteriori interrogatori da parte dei carabinieri del Nucleo investigativo di Milano per raccogliere informazioni da amici e parenti della vittima.
posizione legale della famiglia poggi
Gian Luigi Tizzoni, avvocato della famiglia Poggi, ha manifestato scetticismo riguardo alla riapertura del caso. Ha sottolineato che numerosi magistrati si sono già pronunciati sulla responsabilità di Alberto Stasi nel delitto.
- Andrea Sempio – accusato
- Alberto Stasi – fidanzato condannato
- Carlo Previderé – genetista coinvolto
- Gian Luigi Tizzoni – avvocato familiare
- “Ignoto 2” – profilo non identificato