Delmastro condannato per segreto d’ufficio: annuncia battaglia legale a berlino

La recente condanna del sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, ha suscitato un ampio dibattito riguardo alla trasparenza e all’integrità della magistratura italiana. Condannato a otto mesi per la divulgazione di informazioni riservate nel caso Cospito, Delmastro ha dichiarato la sua intenzione di rimanere in carica, proponendo un sorteggio per combattere le correnti interne alla magistratura.
la condanna e le dichiarazioni di delmastro
Il sottosegretario ha ribadito la necessità di un intervento radicale nel sistema giudiziario italiano. “Forse questo caso dimostra che ci vuole il sorteggio per eradicare il potere cancerogeno delle correnti all’interno della magistratura”, ha affermato durante un’intervista al Tg1. Questa affermazione è stata una risposta alle critiche dell’Associazione Nazionale Magistrati (Anm), che aveva suggerito che non fosse necessario cercare giudici terzi all’estero.
le reazioni politiche
Dopo la sentenza emessa dal tribunale di Roma il 20 febbraio, Delmastro ha affrontato anche le richieste di dimissioni da parte delle opposizioni. Ha commentato: “Credo che sia il loro sport preferito.” Nonostante la condanna, il sottosegretario sostiene di avere ricevuto un mandato dagli italiani per riformare la giustizia e si dichiara determinato a portarlo a termine.
il caso cospito e l’origine della vicenda
La questione prende avvio nel gennaio 2023 quando Delmastro richiese una relazione sulla situazione dell’anarchico Alfredo Cospito, detenuto al regime del 41-bis. La divulgazione dei documenti riservati è avvenuta attraverso Giovanni Donzelli, deputato di Fratelli d’Italia, che li utilizzò in aula per criticare alcuni membri del Partito Democratico.
le conseguenze legali
I giudici hanno concesso attenuanti generiche a Delmastro e hanno respinto le richieste di risarcimento avanzate dalle parti civili. È stata imposta anche l’interdizione dai pubblici uffici per un anno. La Procura inizialmente aveva chiesto l’assoluzione sostenendo una mancanza dell’elemento soggettivo nella divulgazione delle informazioni riservate.
- Andrea Delmastro
- Alfredo Cospito
- Giovanni Russo
- Giovanni Donzelli
- Partito Democratico:
- Andrea Orlando
- Silvio Lai
- Debora Serracchiani
- Walter Verini
- Associazione Nazionale Magistrati (Anm)