Desideri bizzarri in gravidanza: perché alcune donne cercano intonaco e benzina?

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La gravidanza è un periodo di profondi cambiamenti fisici e psicologici, durante il quale possono emergere comportamenti e desideri inusuali. È fondamentale comprendere che certe voglie non devono essere sottovalutate, poiché potrebbero rappresentare segnali importanti per la salute della madre e del bambino. La dottoressa Floriana Carbone, ginecologa presso il Policlinico di Milano, fornisce chiarimenti su queste manifestazioni.

desideri insoliti durante la gravidanza

Molte donne sperimentano durante la gestazione una forte attrazione per odori o sostanze normalmente considerate non commestibili, come l’ammorbidente o l’intonaco. Questi comportamenti possono sembrare eccentrici ma sono indicatori potenziali di disturbi psichici o fisici.

iperosmia gravidica: cosa significa?

L’iperosmia gravidica è un fenomeno comune che si verifica nel 76% delle donne in attesa ed è causata dall’aumento degli estrogeni. Questo meccanismo ha lo scopo di migliorare il riconoscimento olfattivo tra madre e neonato. Sebbene possa portare a nausea e perdita di appetito nel primo trimestre, tende a risolversi con il progredire della gravidanza.

attrazione per odori forti

L’interesse per odori intensi come quelli della benzina potrebbe segnalare anemia sideropenica, una condizione che influisce sui livelli di emoglobina nella gestante. Altri fattori predisponenti includono abitudini alimentari scorrette e carenze nutrizionali. Se i valori dell’emoglobina scendono sotto determinati limiti, si tratta di anemia vera e propria che richiede attenzione medica.

  • Stanchezza
  • Cefalea
  • Vertigini
  • Pallore
  • Difficoltà a concentrarsi
  • Formicolio agli arti

picacismo: quando le voglie diventano problematiche

Il picacismo è un disturbo raro che può manifestarsi durante la gravidanza, caratterizzato dal desiderio di consumare sostanze non alimentari. Questa condizione può derivare da carenze nutrizionali oppure da disagi psicologici preesistenti nella gestante.

rischi associati al picacismo

L’assunzione di materiali non commestibili può comportare gravi conseguenze per la salute sia della madre sia del feto, inclusa l’intossicazione da sostanze tossiche presenti negli oggetti ingeriti. È cruciale segnalare tali comportamenti al medico per garantire un adeguato supporto psicologico e sanitario.

  • Aumento del rischio di parti prematuri
  • Possibilità di complicazioni chirurgiche
  • Sintomi avversi legati all’avvelenamento da piombo
  • Casi documentati di mortalità materna o fetale in situazioni estreme

L’importanza della comunicazione con gli operatori sanitari riguardo a questi sintomi è essenziale affinché le donne in gravidanza possano ricevere le cure necessarie.