Diciotti, il Viminale considera ininfluente la sentenza su risarcimenti ai migranti

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La recente sentenza della Cassazione, relativa al caso dei migranti della nave Diciotti, ha suscitato un notevole interesse. Questo provvedimento riconosce il diritto al risarcimento per i migranti che sono stati costretti a rimanere a bordo per dieci giorni, in attesa del permesso di sbarco. Il Ministero dell’Interno cerca di attenuare l’impatto di tale decisione sulla gestione dell’immigrazione in Italia.

sentenza della cassazione e risarcimento ai migranti

Il Ministero dell’Interno ha dichiarato che la sentenza non avrà ripercussioni sulla politica attuale riguardante l’immigrazione e non rappresenta un precedente giuridico. La Corte ha accolto il ricorso dei migranti, imponendo al governo italiano un risarcimento per i danni non patrimoniali derivanti dalla privazione della libertà.

determinazione del danno e importi previsti

Sebbene non sia stata stabilita una cifra definitiva, si stima che il risarcimento possa variare tra i 41.000 e i 72.000 euro a persona. Ciò comporterebbe una spesa complessiva massima per lo Stato pari a circa due milioni di euro se si considerano anche gli altri migranti coinvolti nel caso.

numero dei migranti coinvolti

A bordo della nave erano presenti 177 persone, tra cui diversi minorenni. Solo 44 richiedenti asilo eritrei hanno avanzato richiesta di risarcimento e solo uno di loro ha proseguito la battaglia legale fino alla Cassazione.

commenti delle autorità italiane

La premier Giorgia Meloni ha espresso frustrazione riguardo all’utilizzo delle risorse pubbliche in questo contesto, sottolineando la difficoltà nell’affrontare le necessità urgenti del paese. Nonostante ciò, il Viminale continua a minimizzare l’importanza della sentenza, definendola “ininfluente” rispetto alla gestione attuale dell’immigrazione irregolare.

assenza di precedenti simili dal 2018

Secondo quanto riportato dal Viminale, dal 2018 non si sono verificati casi analoghi di trattenimento prolungato dei migranti dopo un salvataggio. Inoltre, le procedure relative ai centri di accoglienza hanno visto i giudici opporsi frequentemente al trattenimento degli immigrati.

  • Kefela Mulugeta Gebru – Richiedente asilo eritreo
  • Giorgia Meloni – Premier italiana
  • Pierluigi Piantedosi – Ministro dell’Interno
  • Alessandro Ferrara – Avvocato di Kefela Mulugeta Gebru