Dieta varia fin dallo svezzamento riduce allergie alimentari nei bambini

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Le allergie alimentari rappresentano una problematica crescente tra la popolazione infantile. Recenti studi suggeriscono che un’introduzione di una dieta varia attorno ai nove mesi di vita potrebbe ridurre il rischio di sviluppare tali allergie fino al 45%. Gli esperti invitano a riconsiderare le linee guida pediatriche in materia.

Il fenomeno delle allergie alimentari

Le allergie alimentari sono un tema di rilevanza mondiale, con un incremento significativo registrato nei Paesi industrializzati. Negli Stati Uniti, circa 1 bambino su 13 è affetto da qualche forma di allergia alimentare. Anche in Italia, i dati sono preoccupanti: secondo il report del 2024 “Epifa: Epidemiology of Pediatric Italian Food Allergy”, dal 2009 al 2021 si è verificato un aumento del 34% delle allergie alimentari tra i bambini, con una crescita ancora più marcata (120%) nella fascia d’età sotto i tre anni.

Cause e fattori di rischio

Diverse ipotesi sono state formulate per spiegare questo aumento, tra cui:

  • Cambiamento delle abitudini alimentari;
  • Ridotta esposizione al sole;
  • Ipotesi igienica: minore contatto con microbi durante l’infanzia.

L’importanza della varietà nella dieta a nove mesi

I risultati dello studio condotto su 2.060 neonati evidenziano che introdurre almeno 13 o 14 diversi tipi di cibi già nel nono mese può contribuire a una significativa riduzione del rischio di allergie alimentari. È interessante notare che tale effetto protettivo non si osserva se la diversificazione avviene troppo presto, come a sei mesi.

L’analisi della dieta e le allergie comuni

I ricercatori hanno esaminato la dieta dei bambini attraverso questionari riguardanti l’assunzione di vari cibi, inclusi quelli notoriamente allergenici come grano, uova e latticini. A diciotto mesi, circa 100 partecipanti presentavano allergie; le più comuni risultavano essere:

  • Allergia al latte vaccino;
  • Allergia alle uova.

Prospettive future e raccomandazioni

I risultati ottenuti sono coerenti con ricerche precedenti che suggeriscono benefici nell’introduzione precoce degli alimenti allergenici. Studi indicano che un’esposizione regolare e ripetuta agli stessi può favorire lo sviluppo della tolleranza negli infanti. Pertanto, gli esperti consigliano un’alimentazione varia e bilanciata fin dai primi mesi per contrastare il rischio di reazioni avverse.