Disabilità in argentina: il governo milei e le sue dichiarazioni controverse

Recentemente, il governo argentino ha attuato una significativa riforma riguardante la classificazione delle persone con disabilità. Questa decisione, promossa dal presidente Javier Milei, ha suscitato ampie polemiche e proteste da parte di diverse organizzazioni per i diritti umani.
riforma dell’Andis in Argentina
La riforma dell’Agenzia Nazionale per la Disabilità (Andis) prevede che le persone con disabilità mentale vengano suddivise in tre categorie: “idiota”, “imbecille” e “debole di mente”. Questo cambiamento è stato ufficializzato attraverso un decreto pubblicato il 14 gennaio 2025, ma inizialmente era passato inosservato. La decisione si colloca nel contesto di altre controversie che coinvolgono l’amministrazione Milei, già sotto accusa per uno scandalo legato alle criptovalute.
nuova classificazione delle disabilità mentali
Il nuovo sistema di classificazione reintroduce anche il termine “ritardo mentale“, un concetto abbandonato da anni. Le categorie definite sono:
- Idiota: incapace di leggere o scrivere, non comprende il denaro e non soddisfa i bisogni primari.
- Imbecille: non sa leggere né scrivere, ma riesce a soddisfare i bisogni primari e svolge compiti semplici.
- Debolezza mentale: suddivisa in gradi profondo, moderato o lieve.
critiche alla riforma
L’introduzione di questa nuova classificazione ha scatenato forti reazioni da parte delle associazioni civili. L’Associazione Civile per l’Uguaglianza e la Giustizia (ACJI), insieme ad altri gruppi, ha presentato un reclamo ufficiale contro questa misura. Le critiche principali riguardano il ritorno a un modello medico della disabilità, giudicato come un passo indietro nei diritti delle persone con disabilità.
dichiarazioni delle organizzazioni no profit
Diverse ONG hanno evidenziato che tale classificazione implica una presunzione negativa sulle capacità lavorative delle persone interessate, utilizzando termini descrittivi considerati “discriminatori, obsoleti e dispregiativi“. Queste affermazioni pongono interrogativi sulla direzione dei diritti umani in Argentina sotto l’attuale governo.
sintesi storica della legislazione sulla disabilità in argentina
L’adozione di tali termini rappresenta un netto ritorno al passato: nel 1998, durante la presidenza di Carlos Menem, era stata introdotta una classificazione simile. Negli anni successivi ci sono stati tentativi di aggiornare i criteri seguendo le linee guida stabilite dalle Nazioni Unite.
impatto della riforma sulla società argentina
L’attuale modifica solleva interrogativi sul futuro dei diritti delle persone con disabilità in Argentina e sull’approccio del governo verso questioni sociali delicate.