Dormire poco aumenta il rischio di diventare complottista

Recenti scoperte scientifiche hanno rivelato un legame significativo tra la qualità del sonno e la propensione a credere nelle teorie del complotto. Uno studio condotto dall’Università di Nottingham ha messo in evidenza come le persone che non riposano adeguatamente siano più inclini ad abbracciare convinzioni cospirative riguardanti eventi storici e fenomeni contemporanei.

sonno e teorie del complotto

I risultati della ricerca indicano che chi presenta un sonno disturbato o insufficiente è maggiormente predisposto a credere in teorie complottiste, come quelle relative al cambiamento climatico, allo sbarco sulla Luna o alla pandemia di Covid-19. Queste convinzioni si fondano sull’idea che esistano forze occulte che manipolano gli eventi a danno dell’umanità.

meccanismi psicologici sottostanti

Il team di studiosi, guidato dallo psicologo sociale Daniel Jolley, ha realizzato uno studio composto da due fasi. Nella prima fase, circa 540 partecipanti sono stati valutati per la loro qualità del sonno attraverso metodi standardizzati. Successivamente, sono stati suddivisi in gruppi per leggere una narrazione relativa all’incendio della cattedrale di Notre-Dame avvenuto nel 2019, con alcune versioni collegate a teorie del complotto.

risultati dello studio

Dall’analisi dei dati emerse chiare correlazioni: coloro che avevano dormito male erano più inclini a credere alle spiegazioni alternative sugli eventi accaduti. La seconda parte dello studio ha coinvolto 575 partecipanti ed ha indagato i meccanismi psicologici che collegano il sonno carente alla vulnerabilità verso le teorie cospirative.

  • Daniel Jolley – Psicologo sociale coordinatore dello studio
  • Partecipanti: circa 1.115 persone coinvolte nel doppio studio
  • Cattedrale di Notre-Dame – Evento centrale della narrazione analizzata

l’importanza del sonno nella cognizione

L’influenza negativa della mancanza di sonno sulla cognizione non sorprende. Studi precedenti hanno dimostrato come la privazione cronica di sonno possa alterare le funzioni cerebrali, portando a conseguenze gravi come malattie neurodegenerative. Una ricerca del 2017 ha evidenziato come l’attività delle cellule cerebrali responsabili della pulizia durante il riposo possa danneggiare il tessuto sano se iperattivata.

  • Studio del 2017 – Impatti negativi della carenza di sonno sul cervello
  • Università della California – Ricerca sull’invecchiamento precoce associato al sonno scarso
  • Linee guida OMS – Raccomandazione su ore di sonno per una vita sana (7-9 ore)

I risultati dello studio condotto dall’Università di Nottingham sono pubblicati nella rivista Journal of Health Psychology e suggeriscono l’importanza degli interventi mirati a migliorare la qualità del sonno per ridurre la suscettibilità alle teorie cospirative.