Elefante più triste del mondo: la commovente storia di Ely

La storia di Ely, un’elefantessa africana, rappresenta un caso emblematico riguardante il benessere degli animali in cattività. Dopo aver trascorso la maggior parte della sua vita in un circo, nel 2012 Ely è stata trasferita allo zoo di San Juan de Aragón, a Città del Messico. Nonostante il cambiamento di ambiente, la sua esistenza continua a essere segnata da solitudine e sofferenza, sollevando interrogativi sul trattamento degli animali selvatici.
ely: simbolo della lotta per i diritti degli animali
Nel corso degli anni, Ely è diventata un simbolo potente nella battaglia per i diritti degli animali. A partire dal 2016, anno della morte dell’elefantessa Maggie, attivisti e organizzazioni hanno intensificato le richieste per migliorare le sue condizioni di vita. Una petizione online ha raccolto oltre 245.000 firme, portando la Corte Suprema a stabilire che le condizioni di Ely devono essere migliorate, un evento senza precedenti.
Sotto l’occhio vigile del pubblico, lo zoo ha tentato di rendere più accogliente il recinto di Ely introducendo altri due elefanti nel 2023 e nel 2024. Secondo la veterinaria Gabriela Uribe Acosta, ci sono stati segnali positivi nel comportamento di Ely; Molti attivisti ritengono che queste misure non siano sufficienti.
battaglia legale sul benessere animale in cattività
Nonostante gli sforzi dello zoo, Ely è ancora considerata “l’elefante più triste del mondo”. La sua situazione ha alimentato una discussione più ampia: è possibile garantire il benessere a un elefante in cattività? L’avvocato Sergio Méndez Silva sostiene che la sentenza della Corte Suprema potrebbe rappresentare un punto cruciale nella questione dei diritti degli animali selvatici in tutto il Paese.
Gli attivisti chiedono ora che Ely e gli altri due elefanti vengano trasferiti in un santuario dove possano vivere in spazi più ampi e simili al loro habitat naturale. Gli elefanti sono animali socialmente complessi e ricreare condizioni adeguate per il loro benessere risulta estremamente difficile in cattività.
L’avvenire di Ely resta incerto tra due visioni contrastanti: quella secondo cui lo zoo sta facendo quanto possibile per garantirle una vita dignitosa, e quella che sostiene come solo la libertà o uno spazio adeguato possano realmente offrirle il benessere desiderato. Alcuni auspicano addirittura che venga riportata in Africa, ma tale opzione risulta impraticabile poiché non sarebbe capace di sopravvivere autonomamente.
Ely continua a muoversi all’interno del suo recinto mentre la sua storia mette in luce le contraddizioni legate alla detenzione degli animali selvatici oggi. La sua vicenda trascende i confini dello zoo messicano ed è divenuta simbolo della lotta per una vita dignitosa priva di sofferenze per tutti gli esseri viventi.