Emergenza Migranti a Salerno: Revocati i Domiciliari al Tesoriere del PD Nicola Salvati

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Revoca dei domiciliari per Nicola Salvati

Recentemente, il gip di Salerno ha deciso di annullare la misura cautelare dei domiciliari a Nicola Salvati, attuale tesoriere del Partito Democratico in Campania. La motivazione alla base di tale scelta è stata descritta come “totale insussistenza dei gravi indizi di colpevolezza”.

Dettagli dell’inchiesta

Salvati era stato arrestato il 3 febbraio durante l’indagine nota come “Click day”, che riguarda casi di corruzione e favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. La misura cautelare per associazione per delinquere si era resa necessaria e, dopo l’arresto, il partito aveva provveduto alla sospensione del tesoriere.

Il sistema corrotto

Secondo le indagini condotte dalla Procura di Salerno e dalla Direzione Nazionale Antimafia, si è scoperto un presunto sistema di corruzione in grado di far pagare a un immigrato fino a 8 mila euro per l’ottenimento di permessi di soggiorno tramite documenti falsi e fittizi contratti di lavoro. Tale meccanismo ha rivelato coinvolgimenti di funzionari pubblici e professionisti come avvocati e commercialisti, risultando in un giro d’affari stimato in circa un milione di euro.

Le dichiarazioni degli avvocati

Gli avvocati di Salvati, Enrico Ranieri e Vincenzo D’Avino, hanno dichiarato:

Il dottor Nicola Salvati, che mai ha nutrito dubbi sull’operato della magistratura, già in sede di interrogatorio di garanzia ha ampiamente ed in modo dirimente dimostrato la sua estraneità ai fatti oggetto di contestazione. Pertanto, il gip ha accolto la richiesta di revoca della misura cautelare.

Situazione di Giuseppe Salvati

Un destino simile è stato riservato a Giuseppe Salvati, il padre di Nicola, il quale, assistito dagli avvocati Enrico Ranieri e Tommaso Annunziata, ha anch’esso visto revocare la misura cautelare, dimostrando la sua totale estraneità ai reati contestati.