Era del tecnofascismo: come ci siamo arrivati e cosa significa per il futuro

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La Silicon Valley, spesso considerata un simbolo di innovazione e progresso, nasconde al suo interno dinamiche più complesse e inquietanti. L’interazione tra i leader tecnologici e la politica ha assunto una nuova forma, specialmente con l’ascesa di figure come Donald Trump. Questo articolo esplora le radici ideologiche del fenomeno noto come tecnofascismo, mettendo in luce le influenze storiche che hanno modellato la cultura imprenditoriale della regione.

le origini del tecnofascismo

La Silicon Valley non gode di una reputazione progressista meritata. Storicamente, è stata il fulcro dell’industria tech occidentale, dominata da uomini bianchi che hanno prosperato nel XX secolo. Già negli anni ’90 si avvertivano segnali premonitori riguardo all’emergere del tecnofascismo. La ricercatrice Becca Lewis ha evidenziato come il pensatore Michael S. Malone descrivesse la Silicon Valley come un luogo dove i “deboli” vengono esclusi.

filosofie pericolose della silicon valley

Le idee reazionarie non sono nuove nella Silicon Valley. Pensatori come Peter Thiel, presidente di Palantir Technologies, hanno abbracciato le teorie di Julius Evola, sostenitore di una società dominata da élite superiori. La filosofia evoliana promuove una visione autoritaria della governance, rifiutando i valori democratici a favore di un dominio elitario.

ideologie influenti e autori chiave

  • Micheal Kimmel
  • Marc Andreessen
  • Carl Schmitt
  • Nicholas Land
  • Ayn Rand
  • Francis Parker Yockey

dichotomia geni-parassiti e democrazia in crisi

I testi fondamentali della Silicon Valley evidenziano una divisione netta tra “creatori” e “parassiti”. Questa visione giustifica disuguaglianze sociali e economiche come inevitabili. L’idea che i miliardari siano paragonabili a divinità greche riflette un profondo scollamento dalla realtà democratica.

a spasso verso il tecnofascismo

L’influenza della Silicon Valley si sta rivelando più pervasiva rispetto ad altre epoche storiche. Il mantra “muoviti velocemente e rompi le cose” applicato alla società attuale suggerisce cambiamenti radicali sotto la superficie, mentre la convinzione che la tecnologia sia neutra persiste tra i suoi sostenitori.

La tecnologia è plasmata dai suoi creatori e dalle loro ambizioni autoritarie. Con l’intenzione di costruire città-stato indipendenti e sistemi governativi esenti da leggi tradizionali, il concetto di tecnofascismo sta prendendo piede nella cultura della Silicon Valley.