Ex candidato sindaco di Como arrestato dopo aver incitato i detenuti alla rivolta: le sue dichiarazioni shock

arresto dell’ex candidato sindaco di como
L’ex candidato sindaco di Como, Roberto Adduci, è stato arrestato durante una manifestazione svoltasi nei pressi del carcere di Como, dove venivano incitati i detenuti alla rivolta. Adduci ha sostenuto di non aver mai partecipato a violenze, affermando: “Non c’è mai stata alcuna violenza nella resistenza.”
dettagli dell’arresto
La situazione è degenerata intorno alle 15:30 di domenica 9 febbraio, quando Adduci e circa trenta manifestanti si sono radunati davanti al carcere, lanciando slogan contro l’autorità, come: “Vi dovete ribellare, dovete dare fuoco, noi siamo con voi, viva la libertà“. All’arrivo delle forze dell’ordine, i manifestanti si sono rapidamente dispersi. Secondo le prime ricostruzioni, Adduci avrebbe spinto alcuni agenti, un’accusa che lui stesso ha negato con fermezza: “Ribadisco: Non è stata alzata una mano né mosso un piede.”
dichiarazioni dopo l’arresto
Roberto Adduci ha espresso la sua incredulità riguardo alla versione fornita dalla Polizia, affermando: “che gli agenti abbiano ricostruito una versione falsa dei fatti provoca in me una forte sfiducia.” Ha inoltre evidenziato la necessità di solidarizzare con chi subisce penalizzazioni per aver cercato di portare all’attenzione temi delicati e controversi.
criticità del carcere di como
Adduci ha voluto mettere in luce le gravi problematiche del carcere di Como, tra cui:
- Il sovraffollamento delle celle;
- Inadeguatezza dei servizi di supporto psichiatrico;
- Segnalazioni di maltrattamenti ai detenuti;
- Insufficienza dell’organico di personale.