Fabrizio moro racconta come ha superato la crisi emotiva nella musica

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Fabrizio Moro si prepara a festeggiare un traguardo significativo della sua carriera con due concerti speciali, mentre lavora a un nuovo album che include una ballata capace di riportargli entusiasmo. In un’intervista rilasciata al Corriere, l’artista ha condiviso momenti difficili in cui la musica sembrava aver perso il suo fascino, portandolo quasi alla depressione.

Ritorno sulla scena musicale

Durante il colloquio, Fabrizio Moro ha riflettuto sul suo passato, quando fu costretto a lasciare temporaneamente la musica poiché “non mi dava da vivere“. Ora pronto a tornare in studio e nei palazzetti di Roma e Milano per celebrare i suoi 25 anni di carriera, l’artista ha raccontato come il brano “Pensa” gli abbia dato una nuova spinta dopo sette anni di pausa.

Le dichiarazioni di Fabrizio Moro

La musica non mi dava da vivere; ho fatto anche l’operaio, lavorando sui tetti. Questa esperienza è rimasta con me. Nei periodi di vuoto mi dedico al bricolage”, ha affermato. Ha aggiunto che cantare e comporre avevano smesso di emozionarlo:

“Mi stavo rilassando e finendo in depressione; dormivo molto, non scrivevo e restavo chiuso in casa con il mio cane.”

Moro ha anche sottolineato come la connessione con il pubblico sia fondamentale: “Trovare persone ai miei concerti dimostra che sono seguito per ciò che ho condiviso nel tempo, non per mode passeggere.” Inoltre, ha espresso preoccupazione riguardo all’attuale panorama musicale:

“Oggi è più difficile emergere; se si sbaglia una canzone le case discografiche non hanno pazienza.”

Un nuovo progetto musicale

Una ballata del nuovo album rappresenta per lui un momento cruciale: “Per me è un ritorno importante“, ha dichiarato.

L’amicizia con Ultimo

Nell’intervista, Fabrizio Moro ha parlato anche del suo legame con Ultimo, evidenziando che va oltre la musica. Nel 2017 lo aiutò facendogli aprire uno dei suoi concerti. Moro riconosce che “il successo attuale di Ultimo è tutto merito suo;” aggiungendo:

“Tutti abbiamo bisogno d’aiuto; da soli non si può andare lontano.”