Farmaco per asma contro allergie alimentari: supera la desensibilizzazione

omalizumab (Xolair): un trattamento innovativo per le allergie alimentari
L’omalizumab, noto con il nome commerciale di Xolair, è un farmaco utilizzato da anni nel campo della medicina per la gestione dell’asma. Recenti studi hanno dimostrato che questo trattamento può essere più efficace rispetto alla tradizionale immunoterapia orale, in particolare nella cura delle allergie alimentari, come quella alle arachidi.
efficacia dell’omalizumab nello studio OUtMATCH
Lo studio clinico OUtMATCH ha confrontato l’efficacia dell’omalizumab con l’immunoterapia orale, che prevede l’assunzione controllata di allergeni per aumentare la tolleranza. I risultati indicano che l’omalizumab si è rivelato superiore nell’affrontare le reazioni allergiche, mostrando minori effetti collaterali e una maggiore tollerabilità tra i pazienti.
presentazione dei risultati
I risultati della fase 2 dello studio sono stati presentati al congresso dell’American Academy of Allergy, Asthma & Immunology e del World Allergy Organization a San Diego nel 2025. È emerso che, anche nei casi di allergia alle arachidi, il farmaco ha mostrato una maggiore efficacia rispetto all’immunoterapia orale.
meccanismo d’azione dell’omalizumab
L’omalizumab agisce come un anticorpo monoclonale diretto contro le immunoglobuline E (IgE). Queste ultime sono responsabili delle reazioni allergiche legate all’attivazione delle cellule immunitarie. Bloccando queste IgE, il farmaco riduce significativamente la risposta del sistema immunitario agli allergeni alimentari.
studio clinico e partecipanti
Nella sperimentazione sono stati coinvolti 177 bambini e adolescenti di età compresa tra 1 e 17 anni e 3 adulti tra i 18 e i 55 anni, tutti affetti da allergia confermata alle arachidi e ad altri due alimenti. Durante lo studio, alcuni partecipanti hanno ricevuto omalizumab in monoterapia o in combinazione con l’immunoterapia orale.
- Bambini e adolescenti: età da 1 a 17 anni
- Adulti: età da 18 a 55 anni
- Allergia confermata: arachidi + altri due alimenti (latte, uova, anacardi, grano, nocciole o noci)
- Differenti gruppi di trattamento: omalizumab vs immunoterapia orale
conclusioni sui risultati dello studio
I dati raccolti mostrano che il 36% dei partecipanti trattati con omalizumab ha potuto tollerare dosi significative di proteine di arachidi rispetto al 19% nel gruppo sottoposto a immunoterapia orale. Questo evidenzia non solo l’efficacia del farmaco ma anche la sua migliore tollerabilità rispetto all’approccio tradizionale.
- Tolleranza ai cibi: omalizumab vs immunoterapia orale
- Migliore gestione degli effetti collaterali
- Interruzione del trattamento: alta incidenza nei soggetti in immunoterapia orale
- Efficacia complessiva nel trattamento delle allergie multi-alimentari