Filtro ridicolo per un corpo paffuto che non ci serve

Recentemente, TikTok ha deciso di rimuovere il chubby filter, un filtro che alterava l’aspetto corporeo degli utenti rendendoli visivamente più corpulenti. Questa decisione è stata presa in risposta a una serie di critiche ricevute, evidenziando la necessità di una rappresentazione più autentica e meno tossica dei corpi sui social media.
chubby filter: definizione e impatto
Il chubby filter ha guadagnato popolarità su TikTok, trasformando gli utenti in versioni ingrassate di se stessi attraverso l’uso dell’intelligenza artificiale. Questo strumento si è dimostrato denigrante per coloro che non si conformano agli standard estetici attuali, contribuendo a perpetuare la grassofobia e il body shaming all’interno della comunità online.
la reazione alla rimozione del filtro
Nonostante la decisione di TikTok di eliminare il filtro sia stata accolta positivamente da molti, rimane il problema sottostante legato alla cultura tossica del corpo. La piattaforma ha dichiarato che il filtro era stato creato da CapCut, un’applicazione collegata ma distinta da TikTok. Anche se i video con questo filtro sono ancora accessibili, TikTok sta lavorando per limitarne la diffusione tra i contenuti raccomandati e per proteggere gli adolescenti dalla visualizzazione di tali materiali.
le conseguenze sociali del chubby filter
L’uso del chubby filter ha sollevato preoccupazioni anche tra esperti nel campo della salute mentale e della nutrizione. Secondo le opinioni espresse da professionisti come Emma Beckett, tali contenuti possono alimentare disturbi alimentari e aumentare l’insoddisfazione corporea tra gli individui. Inoltre, questi filtri rafforzano stereotipi dannosi riguardo alle persone in sovrappeso.
- Sadie – Tiktoker con 66.000 follower
- Emma Beckett – Nutrizionista
considerazioni finali sulla questione
La rimozione del chubby filter rappresenta solo un passo nella direzione giusta verso una maggiore consapevolezza dei problemi legati alla rappresentazione corporea nei social media. È fondamentale continuare a promuovere una cultura inclusiva che celebri la diversità dei corpi senza ricorrere a strumenti che possano risultare offensivi o degradanti.