Gintoneria di Davide Lacerenza: regole, notti folli e tavoli pesanti

Il mondo della Gintoneria, un locale milanese noto per il suo stile di vita opulento, è stato recentemente coinvolto in gravi scandali legati a attività illecite. Il titolare, Davide Lacerenza, ha attirato l’attenzione delle autorità per la sua gestione controversa e i servizi offerti ai clienti facoltosi.
le serate esclusive nella gintoneria
All’interno della Gintoneria, le serate si caratterizzavano per spese che potevano superare i 70mila euro. Il locale offriva non solo un’ampia selezione di vini pregiati e champagne, ma anche servizi extra come sesso a pagamento e cocaina. La frase “Niente poveri” rappresentava il motto del proprietario, che enfatizzava l’esclusività dell’esperienza offerta.
ostentazione e lusso
La manifestazione della ricchezza era evidente in ogni aspetto del locale. I clienti venivano accolti da bottiglie costose utilizzate come veri e propri simboli di status. Tra gli elementi distintivi vi erano:
- Soldi contanti esibiti apertamente
- Bottiglie da migliaia di euro
- Cibo esotico come caviale e ostriche
- Gin dal prezzo elevato
il privè e i pacchetti esclusivi
Nella parte riservata del locale, nota come Malmaison, i clienti disposti a spendere almeno 5mila euro avevano accesso a trattamenti speciali. Secondo le indagini, Lacerenza avrebbe fornito pacchetti comprendenti vino, ragazze e droga.
clientela facoltosa e richieste particolari
I messaggi intercettati rivelano richieste specifiche da parte dei clienti più abbienti. Tra queste vi erano:
- Sindaci ricchi
- Imprenditori svizzeri con spese elevate in bottiglie
- Clienti provenienti da Modena con richieste dirette per escort
dalla notorietà all’arresto
L’acquisizione di notorietà tramite social media ha portato alla sorveglianza delle autorità. Le immagini condivise sui profili social mostravano una vita sfarzosa circondata da alcol e sostanze stupefacenti. Dopo l’arresto di Lacerenza e della socia Stefania Nobile, la Gintoneria è stata messa sotto sequestro dalla Guardia di Finanza.
sospetti su investimenti esteri
I proventi generati dalle attività illecite sono stati stimati in almeno 80 milioni di euro. Si sospetta che tali fondi siano stati investiti all’estero, in particolare in Albania, dove Nobile gestisce locali simili.