Giorno del Ricordo: Mattarella Svela la Verità sulle Foibe e Chiede Unità Nazionale

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Il Giorno del Ricordo rappresenta un’importante occasione per onorare la memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata. Le parole del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, evidenziano la necessità di commemorare questi eventi senza alimentare divisioni o rancori. Recenti fatti, come le scritte offensive trovate presso la foiba di Basovizza, hanno suscitato fermo disappunto e sono stati etichettati come “squallide provocazioni”.

le origini e le conseguenze dei massacri

Nel passato, i territori in cui si verificarono i massacri delle foibe erano caratterizzati da una convivenza tra diverse comunità etniche, tra cui italiani, slavi e tedeschi. Purtroppo, la situazione degenerò con eventi violenti che segnarono l’inizio di un’era di sofferenza. Dopo il regime fascista e l’occupazione nazista, l’instaurazione della dittatura comunista di Tito portò a una brutale repressione delle identità italiane in quelle zone.

il simbolo delle foibe

Le foibe sono riconosciute come il “simbolo più tetro” di quel periodo drammatico. Gli attacchi non risparmiarono neppure gli antifascisti che chiedevano rispetto per la propria identità. La scelta per gli italiani di Istria, Dalmazia e Fiume fu tragica: dovevano decidere se assimilarsi o abbandonare le loro terre.

l’esodo giuliano-dalmata

La conseguenza diretta di queste violenze fu l’esodo giuliano-dalmata, con circa 300.000 persone costrette a lasciare le proprie abitazioni. Dopo aver subito tale tragedia, spesso denunciata come un “occultamento della storia”, la loro sofferenza è stata a lungo sottovalutata in Italia.

la memoria e la riconciliazione

Durante la commemorazione, Mattarella ha sottolineato l’importanza di preservare la memoria delle vittime. La riflessione su questi eventi non deve giustificare nuove divisioni. Un episodio del 2020, in cui il Presidente sloveno Pahor e Mattarella visitarono insieme il monumento delle vittime, è un esempio di come affrontare il passato per costruire un futuro comune.

verso un’Europa unita

Il Presidente ha richiamato l’importanza della cooperazione e del multilateralismo che hanno contribuito alla stabilità in Europa negli ultimi settant’anni. Nonostante le sfide attuali, il percorso dell’Unione Europea deve continuare con determinazione e saggezza, favorendo l’inclusione di nuovi membri, in particolare dei Paesi dei Balcani occidentali, Ucraina e Moldova.