Giustizia per Mario Cerciello Rega: la testimonianza della vedova

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La recente sentenza della Corte di Cassazione ha riacceso l’attenzione sul caso di Mario Cerciello Rega, il vicebrigadiere dei carabinieri assassinato nel luglio 2019. La vedova, Rosa Maria Esilio, ha espresso il suo punto di vista riguardo alla decisione che prevede un nuovo processo d’appello per Gabriel Natale Hjorth, uno dei due giovani americani coinvolti nell’omicidio.

Rosa Maria Esilio e la sentenza della Cassazione

Rosa Maria Esilio ha dichiarato che solo la prima sentenza, che aveva inflitto l’ergastolo a Hjorth e a Finnegan Lee Elder, aveva dato giustizia a suo marito. Ha sottolineato anche il valore simbolico della medaglia d’oro al valor civile ricevuta dal Presidente Mattarella. Secondo la vedova, le lunghe udienze del primo grado hanno chiarito i fatti accaduti quella notte fatale.

Il processo e le condanne iniziali

Nella fase iniziale del procedimento giudiziario, Gabriel Natale Hjorth e Finnegan Lee Elder furono condannati all’ergastolo per l’aggressione mortale a Cerciello Rega. Elder fu identificato come l’autore materiale dell’omicidio, avendo utilizzato un coltello durante l’attacco.

Le successive riduzioni delle pene

In appello la Corte d’Assise ridusse le condanne: Elder ricevette una pena di 24 anni mentre Hjorth venne condannato a 22 anni. Un ulteriore intervento da parte della Cassazione annullò queste sentenze e portò a un processo d’appello bis, durante il quale le pene furono ulteriormente abbassate: 15 anni e due mesi per Elder e 11 anni e quattro mesi per Hjorth.

La nuova udienza in Cassazione

Recentemente la procura ha presentato un ricorso alla Cassazione basandosi sulla testimonianza del collega sopravvissuto di Cerciello, Andrea Varriale, che affermava come i militari avessero mostrato chiaramente i loro tesserini identificativi. La Cassazione ha respinto questa richiesta e ordinato ai giudici di Appello di riconsiderare l’accusa nei confronti di Hjorth.

Commento finale della vedova

Rosa Maria Esilio ha concluso affermando che rispetta le decisioni giudiziarie ma non intende commentare gli sviluppi successivi al primo grado del processo.

  • Rosa Maria Esilio, vedova di Mario Cerciello Rega
  • Mario Cerciello Rega, vicebrigadiere dei carabinieri ucciso
  • Gabriel Natale Hjorth, giovane americano coinvolto nel caso
  • Finnegan Lee Elder, coimputato responsabile materiale dell’omicidio
  • Andrea Varriale, collega sopravvissuto di Cerciello Rega
  • Massimo Ferrandino, avvocato di Rosa Maria Esilio