Governo sotto attacco: pd e m5s denunciano la propaganda nella rai

Le recenti nomine dei Tg Rai hanno sollevato forti polemiche, con il Partito Democratico e il Movimento 5 Stelle che esprimono critiche riguardo alle modalità di selezione dei nuovi direttori delle testate. Le contestazioni si concentrano sulla necessità di garantire un Servizio Pubblico non influenzato dalle dinamiche politiche e sulle logiche spartitorie che sembrano prevalere.
critiche alle nomine da parte del movimento 5 stelle
Nella giornata di lunedì 17 marzo, i membri del M5S nella commissione di vigilanza Rai hanno pubblicato una nota in cui criticano l’accordo per le nomine. Il comunicato denuncia la maggioranza e la premier per aver ignorato questioni fondamentali per il Servizio Pubblico:
“L’operato della maggioranza ha superato ogni limite. La commissione di vigilanza è bloccata da oltre cinque mesi, mentre i presidenti delle Camere rimangono indifferenti. Inoltre, la riforma della RAI è ferma.”
I rappresentanti del M5S mettono in evidenza anche l’assenza dell’amministratore delegato nelle audizioni richieste:
“Non è accettabile che si proceda a nomine cruciali senza prima ascoltare l’ad in commissione. Ciò mina la credibilità dell’azienda.”
attacco diretto del partito democratico
Anche il Partito Democratico interviene con dure accuse, parlando di un’occupazione sistematica della Rai da parte della maggioranza governativa. Secondo loro, le nuove nomine non sono frutto di una visione strategica ma solo di spartizioni politiche:
“Queste nomine rappresentano una mancanza totale di interesse nel migliorare il servizio pubblico e nell’affrontare le sfide attuali del giornalismo.”
richiesta di riforma e maggiore credibilità
I membri democratici della commissione sottolineano la necessità urgente di una riforma che allontani la Rai dalle logiche spartitorie:
“La situazione attuale porta a una Rai sempre meno credibile e al servizio dei cittadini. È fondamentale liberarsi da queste dinamiche per garantire un’informazione autorevole.”
ospiti e personalità coinvolte
- Membri del Movimento 5 Stelle
- Membri del Partito Democratico
- Giorgia Meloni (premier)
- Barbara Floridia (presidente)