Guardiola e le sue sconfitte in Champions: l’arroganza che fa male al calcio

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Il dibattito sul valore e l’approccio di Pep Guardiola, uno dei tecnici più influenti del calcio moderno, continua a suscitare opinioni contrastanti. Tra i critici c’è Fabio Capello, ex allenatore di fama mondiale, che ha espresso il proprio disappunto nei confronti del catalano. Le sue dichiarazioni mettono in evidenza un conflitto di personalità e filosofia calcistica che risale a venticinque anni fa.

Fabio Capello critica Guardiola

Capello non ha esitato a manifestare la propria avversione verso Guardiola, affermando: “Non mi piace la sua arroganza; cerca sempre di far credere che le vittorie siano merito suo e non dei giocatori.” Queste parole sottolineano una visione critica nei confronti dell’allenatore attuale del Manchester City, recentemente messo alla prova da risultati deludenti sia in Premier League che in Champions League.

Un aneddoto dal passato

Il rapporto tra i due si è deteriorato già ai tempi della Roma, dove Guardiola militava come calciatore. Capello ricorda un episodio significativo: “Una volta venne da me per spiegarmi come avrei dovuto lavorare. Gli risposi: ‘Corri prima e poi parlami.’ Questo scambio mette in luce la frustrazione di Capello nei confronti dell’atteggiamento di Guardiola in campo.

L’arroganza nel gioco

Capello non si limita a criticare l’atteggiamento personale di Guardiola; esprime anche il suo disprezzo per il modo in cui gestisce le sue squadre. Secondo lui, l’ex tecnico del Barcellona ha spesso cercato di essere protagonista nelle partite decisive: “Ha voluto sempre cambiare le cose per poter dire: ‘Non vincono i giocatori, vinco io’. Questa arroganza gli è costata diverse Champions League.”

L’impatto sul calcio moderno

Le parole di Capello si fanno ancora più pesanti quando parla dell’influenza complessiva di Guardiola sul calcio. Egli afferma: “Lo rispetto, ma ha causato danni enormi al calcio.” La sua visione innovativa avrebbe portato molti a tentare di emularlo senza successo, contribuendo così alla crisi del calcio italiano.

I riconoscimenti a Guardiola

Nonostante le dure critiche, Capello riconosce anche il contributo rivoluzionario di Guardiola al gioco: “Ho vissuto tre rivoluzioni nel calcio ogni 20 anni circa: l’Ajax di Cruijff, il Milan di Sacchi e il Barcellona di Guardiola.”

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