Il sapore del coriandolo: scoprire perché ricorda il sapone per molti

Il coriandolo, un’erba aromatica nota anche come prezzemolo cinese, suscita sentimenti contrastanti nei consumatori a causa della sua particolare percezione gustativa. Sebbene molti lo apprezzino per il suo aroma fresco e piccante, molti altri ne avvertono il sapore come sgradevole. Questa differenza di esperienza sensoriale sembra essere legata a fattori genetici, in particolare a una variazione nel gene OR6A2.

Descrizione del coriandolo e le sue caratteristiche organolettiche

Il coriandolo (Coriandrum sativum) appartiene alla famiglia delle Apiacee, che comprende piante come cumino, aneto, finocchio e prezzemolo. È ampiamente utilizzato in varie cucine, specialmente in quelle indiana e latino-americana, così come in Europa e in Italia, dove viene impiegato per insaporire specialità locali come la mortadella e le salsicce. Le sue foglie e i semi essiccati sono molto ricercati per il loro sapore intenso e piccante, che presenta note agrumate simili a quelle di limone e lime. Per molte persone, il sapore del coriandolo è percepito come sgradevole, simile al sapone o addirittura al vomito, scaturendo una forte avversione. Studi dimostrano che una percentuale variabile di persone (dal 3% al 21%) ha questa reazione avversa verso l’erba aromatica, influenzata anche da aspetti culturali.

Meccanismi della percezione gustativa del coriandolo

Il sapore del coriandolo può risultare simile a quello del sapone a causa della differente sensibilità alle aldeidi, i composti chimici distintivi di questa pianta. La radice del problema è riconducibile alla variante genetica rs72921001, un polimorfismo a singolo nucleotide (SNP) identificato nei recettori olfattivi. Questo SNP si trova in prossimità del gene OR6A2, che è responsabile della percezione delle aldeidi. I portatori di questa variante mostrano un’elevata sensibilità alle aldeidi, il che provoca la percezione del coriandolo come “saponoso”.